Sul Corsport: «La Juventus li aveva indicati come elementi che potevano essere ceduti, proprio come i tre a Napoli. Poi sono bastati venti giorni con lui»
Il Corriere dello Sport, con Alfredo Pedullà, fa il punto sulla gestione juventina di Maurizio Sarri e fa un parallelismo tra la sua esperienza napoletana e quella in bianconero. Soprattutto tra i due inizi. Che hanno molti punti in comune, secondo Pedullà. Il titolo è: “Mago Sarri. Juve d’oro in venti giorni – È andato in vetta con il piano alternativo fatto di riserve prima dello sprint con tutti i gioielli a sua disposizione”.
Giugno 2015: Maurizio Sarri firma per il Napoli e gli dicono «sai, controlla bene, ma non siamo troppo soddisfatti del rendimento di Koulibaly, Ghoulam e Jorginho. Potremmo pensare di cederli». Giugno 2019: Maurizio Sarri firma per la Juve e lo avvertono «tu valuta Cuadrado, Khedira e Matuidi, ma sappi che due sono in scadenza di contratto e l’altro non è intoccabile». La storia nasce due volte così e deve essere un bel risultato pensare che gli ex cedibilissimi siano diventati tasselli imprescindibili per le squadra che allena. È un po’ la forza del suo magazzino: se fanno l’inventario prima che arrivi è una storia, se lo fanno dopo è un’altra musica.