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Repubblica: “Pomicino non ha responsabilità per la Tangenziale?”

Un lettore a Repubblica Napoli: da un anno si sapeva delle condizioni incerte del viadotto e la società non spende in manutenzione. Perché la magistratura non interviene?

Repubblica: “Pomicino non ha responsabilità per la Tangenziale?”

Su Repubblica Napoli una lettera sulla situazione della Tangenziale. Da una settimana si circola su due sole corsie per senso di marcia, dopo che, da una verifica sul viadotto di Capodichino, è emerso un suo “ammaloramento”.

Il lettore scrive:

“Una dirigente scolastica del salernitano è stata sospesa dal servizio ed è senza stipendio per non aver adottato le necessarie misure di sicurezza atte ad evitare un crollo poi avvenuto nella sua scuola. Un mio carissimo amico, all’epoca direttore generale dell’Istituto nazionale per tumori Pascale, è stato sanzionato con 160 mila euro di multa per aver confermato una legittima nomina senza prima aver fatto l’istruttoria, prevista in questi casi”.

Pomicino si comporta da spettatore

Nel caso della Tangenziale, invece, mentre i napoletani sono imbottigliati nel traffico per la circolazione limitata a causa di pericoli di sicurezza sul viadotto,

“Paolo Cirino Pomicino, presidente della società Tangenziale, vive da spettatore questa vicenda quasi non ne fosse uno dei principali protagonisti”.

Il presidente di Tangenziale SpA ha stabilito, su sollecitazione del Ministero, che fino al 5 novembre si possa circolare senza pagare il pedaggio, ma ha anche messo

“inopinatamente in cassa integrazione 184 lavoratori“.

Pomicino ha anche sentenziato, continua il lettore, che i lavori non possono andare oltre il 5 dicembre, a meno che

“lo Stato (noi) non si faccia carico dei mancati introiti”.

La magistratura dovrebbe aprire un fascicolo

Sarebbe invece giusto, scrive, che la magistratura aprisse

“un fascicolo per omissione di atti di ufficio e danno alla pubblica incolumità. Il provvedimento è giustificato da due motivi: da un anno si sapeva che il viadotto era in condizione incerte, da tempo gli abitanti, che vivono sotto quel tratto di tangenziale, avevano denunciato la caduta di calcinacci, le infiltrazioni d’acqua, l’apertura di crepe”.

Ben venga l’esposto alla Procura della Repubblica della Aidacon consumatori.

La Tangenziale dovrebbe essere gratuita

La tangenziale di Napoli è l’unica a pagamento in Europa e la società giustifica il pedaggio con le spese di manutenzione e di messa in sicurezza che deve sostenere. Ma guardando i bilanci, continua,

“si scopre che incassa 70 milioni di euro l’anno e solo 5 di questi sono destinati alla messa a norma, gli altri 65 sono utili”.

Sarebbe il caso di mettere fine a questa anomalia, come si discute da tempo.

“La tangenziale potrebbe diventare completamente pubblica e gratuita, così i napoletani avrebbero un ristoro per le loro tasche, un miglioramento del traffico cittadino e delle loro condizione di salute visto lo stress da code e da ingorghi che quotidianamente sopportano”.

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