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Genny la carogna: “Gli ultras avevano dal Napoli 1200 biglietti a partita, ma li pagavamo”

Era una vera è propria forma di ricatto nei confronti della società che spiega «Esiste una vigilanza della Digos sulla vendita dei biglietti, impossibile fare favoritismi»

Genny la carogna: “Gli ultras avevano dal Napoli 1200 biglietti a partita, ma li pagavamo”

Su Repubblica Napoli altri stralci del verbale dello scorso febbraio in cui Gennaro De Tommaso, ovvero Genny la carogna, affronta il tema dei suoi rapporti con il Calcio Napoli.

Ieri abbiamo scritto delle pressioni fatte alla Società per l’assunzione di Grava, del litigio di Genny con Lavezzi, incontrato in una discoteca e dell’offerta di De Laurentiis di finanziare gli ultras e le loro coreografie.

Oggi il tema è quello dei biglietti a vantaggio degli ultras. De Tommaso dichiara che la società metteva a disposizione degli ultras 1200 tagliandi prima che potessero acquistarli gli altri tifosi

«Ho avuto contatti con il Formisano anche per avere la preferenza di poter acquistare i biglietti per le trasferte di Champions League e di Europa League per i tifosi delle due curve».

Stiamo parlando di circa 1200 biglietti, che venivano regolarmente pagati dagli ultras

«e ritirati presso i botteghini del San Paolo o presso le agenzie di scommesse autorizzate»

In un recente passato la Procura iniziò ad interessarsi della gestione dei biglietti e proprio Formisano fu ascoltato sui fatti. Il dirigente smentì che ci fosse un trattamento di favore nei confronti di alcuni gruppi di tifosi facinorosi che venivano invece tenuti alla larga.

Secondo De Tommaso, fu lo stesso Formisano ad avvertirlo di essere stato chiamato dagli inquirenti. Anche il pubblico iniziò a protestare

«La gente vedeva che andavamo ai botteghini e prendevamo le buste con i biglietti. Si sparse la voce. La cosa quindi è continuata e il ritiro avveniva presso le agenzie di scommesse»

La Procura, scrive il quotidiano, trasmetterà i verbali alla giustizia sportiva per le valutazioni del caso. Potrebbe aprirsi un fascicolo contenente l’ipotesi di estorsione ai danni del Calcio Napoli anche per la pressione esercitata sulla Società, da Genny e da un altro capo ultras poi deceduto, per l’affidamento a Gianluca Grava del settore giovanile del Napoli.

Formisano non commenta le dichiarazioni del pentito, ma potrebbe essere ascoltato come testimone dai magistrati. Non commenta nemmeno l’ex direttore generale Pierpaolo Marino, con il quale De Tommaso sostiene di aver incontrato per la prima volta De Laurentiis. Ma da fonti legate al calcio Napoli il Mattino riporta che

«Esiste una vigilanza della Digos sulla vendita dei biglietti, in particolare per le trasferte europee, che rende impossibile creare canali privilegiati o monopoli organizzati»

La Procura è ovviamente al lavoro per trovare riscontri alle storie messe a verbale a seguito delle parole di De Tommaso

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