Paolo Rossi: «Llorente è uomo d’area, fisico, forte di testa, si completa bene con Mertens»

Il un intervista alla Gazzetta «A certi livelli se sei un bravo attaccante e segni poco non basta. Bomber si nasce, ce l’hai nel dna».

Ancelotti punta su Llorente

La Gazzetta dello Sport intervista Paolo Rossi, ex bomber del calcio italiano e oggi opinionista per la Rai. Ieri era il suo compleanno, ha compiuto 63 anni, nell’82 era in quell’Italia che si laureò Campione del Mondo. Non è solo un bomber, ma il signore dei gol.

Che cosa significa essere bomber?

«Il gol, una costrizione e una condanna. A certi livelli se sei un bravo attaccante e segni poco non basta. Bomber si nasce, ce l’hai nel dna».

Caratteristica fondamentale per un cannoniere?

«L’istinto. E’ difficile insegnarlo, in rari casi un bomber viene scoperto tardi. E’ successo a Mertens, quando Sarri gli aveva cambiato ruolo perché si era infortunato Milik, fino a quasi 30 anni non sapeva di essere così. Pazzesco, ma è un’eccezione».

Chi le piace in Serie A?

«Se consideriamo l’attaccante puro l’unico a spiccare è Cristiano Ronaldo per come cerca il gol, lo vedi che sta male se non segna. Tra gli altri stranieri Lukaku si è messo in mostra nel derby, Piatek ha segnato solo un gol su rigore, aspettiamoli, è ancora presto per giudicarli. Di sicuro Dzeko è affidabile, a 33 anni c’è sempre. Llorente è uomo d’area, fisico, forte di testa, si completa bene con Mertens»

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