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È tornato il De Laurentiis che ci piace, senza rese culturali al papponismo

Ha creduto che con lo stadio ristrutturato e i prezzi ribassati, si raggiungessero 40mila abbonati. Ha creduto al papponismo. Finalmente è tornato in sé

È tornato il De Laurentiis che ci piace, senza rese culturali al papponismo

Ci eravamo preoccupati

Ci eravamo preoccupati. E non poco, a dire il vero. La campagna abbonamenti del Napoli ci aveva allarmati. Per svariati motivi. Su tutti, per il lunare obiettivo di raggiungere quota quarantamila. Soltanto un extraterrestre che si era abbeverato alla fonte dei luoghi comuni sul tifo di Napoli, avrebbe potuto immaginare di sottoscrivere quarantamila abbonamenti.

Ce n’è anche un altro, di motivo. In sé, la decisione di ridurre i prezzi tra il 25 e il 40% è una bella notizia, apprezzabile. Quel che ci ha lasciati sgomenti è stata l’equazione fatta dal Napoli: riduciamo i prezzi degli abbonamenti, lo stadio è stato rinnovato, ergo faremo quarantamila abbonamenti.

Le favolette dei papponisti

Ma perdonateci: quindi il Napoli ha realmente creduto agli alibi dei papponisti? Il Napoli ha realmente pensato che il disamore fosse legato alle condizioni dello stadio, i bagni rotti bla bla bla e ai prezzi alti? Abbiamo scoperto che il Napoli crede alle favole. È stato uno shock notevole assistere a quella che non possiamo far altro che definire una resa culturale. Abbiamo già scritto che se il Napoli organizzasse un servizio di trasporto gratuito in elicottero per lo stadio (andata e ritorno), i tifosi si lamenterebbero dell’eccessivo rumore. Non aggiungiamo altro, se non il ricordo – ai tempi di Maradona e anche prima – della teoria di uomini faccia ai muri del San Paolo (all’interno) intenti a fare esercizio della minzione.

Oggi, finalmente, Aurelio De Laurentiis è tornato in sé, anche se rimane quell’incipit “non capisco”. Qui abbiamo vinto molte scommesse sul numero finale di abbonati, e quelle che abbiamo perso sono state quelle in cui abbiamo puntato su meno di diecimila.

Non capisco per quale motivo il Bari in Serie C in proporzione farà più abbonati del Napoli in Serie A. Il tutto dopo aver ridotto il prezzo degli abbonamenti del San Paolo in alcuni settori addirittura del 40% rispetto a 9 anni fa. Se questo vuol dire essere grandi sostenitori del Napoli, permettetemi di sorridere. Purtroppo io credo che nella città di Napoli si viva di grande invidia per il nord e che esistano molti tifosi juventini, milanisti e interisti. Dovrei forse comprare il Milan per accontentarli? La mia è una provocazione perché amo Napoli più di ogni cosa.

E non è vera nemmeno la storiella della lotta per lo scudetto. Con Sarri in panchina, primi in classifica, partita Napoli-Roma (decisiva, che poi finì 2-4), gli spettatori furono 39mila.

Napoli vive di luoghi comuni – perdonateci, siamo costretti a ripeterci – sia in negativo ma anche in positivo. E un luogo comune, che resisterà anche allo stadio vuoto per mesi, è quello legato all’unicità del pubblico di Napoli. Noi ce lo prendiamo, continuiamo a preferirlo rispetto ai tanti luoghi comuni negativi che assillano la città. Ma è roba buona per chi vive lontano, almeno tra di noi possiamo serenamente guardare in faccia la realtà.

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