Incredibile il tempo impiegato per decidere sul gol di Lautaro Martinez. Il derby romano ha ribadito la follia, anzi, l’ignoranza tattica delle difese

Una buffonata che continua. Tony Damascelli parla così del Var dalle colonne de Il Giornale. L’occasione per parlarne è il gol di Lautaro Martinez. Non tanto il fatto che sia regolare o meno, ma il tempo lunghissimo che ha portato alla decisione da parte dell’arbitro. Maresca è dovuto ricorrere al Var per un fallo netto che tutti avevano visto, compreso lui.
“Dicono che tutto ciò restituisca credibilità e giustizia al football, in verità lo sta trasformando in una disciplina fredda e indisponente”.
Damascelli analizza la seconda giornata di campionato. E così, l’Inter, scrive, gli è apparsa “molliccia” nella prima parte del match, “non in linea con le idee e gli strilli di Conte Antonio”.
Il Cagliari invece si è mostrato rabbioso, “tenuto sù di giri da tale Nainggolan, un altro colpito dalla purga cinese-salentina”.
Il migliore di tutti? Sensi, “una garanzia per il nostro calcio che sta smarrendo l’ìdentità”.
Anche il derby romano non è esente da analisi.
“Ha ribadito la follia, meglio sarebbe scrivere l’ignoranza tattica delle difese, quella della Roma, prima di tutto, graziata dall’imprecisione dei laziali e dai pali, quattro, in una partita sola, sono una dotazione industriale”.
La Lazio avrebbe meritato la vittoria contro una Roma che resta incompiuta.
A Geova, invece, Di Francesco ha le valigie pronte, come Ferrero.
Nemmeno la Fiorentina se la passa bene: in due partite non ha fatto neanche un punto.
Idem l’Atalanta che ha solo esaltato il Torino di Mazzarri che ora è in testa alla classifica con Inter e Juve.
“Viene ora la nazionale, meglio così. Almeno speriamo”.