CorSport: Llorente, 70 milioni in meno di Icardi, meno famoso ma per ora più forte
Ancelotti ha gestito bene lo spagnolo e il turnover. Ne cambia 7 ma non perde il filo del ragionamento e non smette di segnare

Da quando ha esordito in maglia azzurra, Fernando Llorente ha totalizzato tre gol e un assist. In una sola partita intera più due pezzetti, scrive Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport.
“Aspettavano tutti Icardi non sapendo che, per una cifra decisamente inferiore, diciamo una settantina di milioni in meno, sarebbe arrivato un giocatore meno famoso ma forte lo stesso. Anzi, per ora molto più forte”.
Ancelotti ha saputo gestire bene l’esordio dello spagnolo, dimostrando ancora una volta di essere, in questo aspetto, il maestro. Lo ha impiegato pian piano al centro dell’attacco, fino a ieri, quando lo ha schierato titolare.
“E in quell’attacco, in quella squadra, sembra che lo spagnolo ci sia nato. Si muove come se ne conoscesse da sempre i meccanismi, accanto a Milik, a Lozano o a Mertens, al fianco di Insigne e Callejon”.
Ma il mister è anche uno specialista del turnover. Ieri ne ha cambiati sette rispetto al Liverpool ma il Napoli non è mai sceso di livello. Ha rallentato solo dopo il rigore del 3-1.
Il Lecce, che aveva mostrato il suo gioco contro l’Inter (partita da cui era uscito sconfitto) e il Torino (una vittoria), ieri non è riuscito a imbastire nemmeno un’azione.
In questo inizio di stagione, il Napoli è la squadra più convincente sul piano del gioco, scrive Polverosi. L’Inter sebbene sia in testa alla classifica a punteggio pieno, in Champions si è persa, mentre la Juventus è ancora alla ricerca del gioco sarriano.
Il Napoli, invece,
“può cambiare il cuore della squadra, i due centrali di difesa, i due centrali di centrocampo e i due centravanti, ma non perde il filo del ragionamento e non smette di segnare”.
La squadra di Ancelotti ha segnato 15 gol in 5 partite e nelle ultime tre non ha subito nemmeno un gol su azione. Ed è un dato importante, dopo le preoccupazioni delle prime due giornate circa il reparto difensivo.
Koulibaly, però dopo Firenze e Torino, è tornato ai suoi livelli e il Napoli ha di nuovo alzato il muro in difesa.
“Senza quella sua autorete al 92’ all’Allianz Stadium, gli azzurri avrebbero 10 punti e la Juve 8. Ma va bene anche così, perché il Napoli c’è e Koulibaly è la sua anima”