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CorSport: ingiustificati i privilegi di Sarri a Ronaldo. CR7 non fa la differenza

Il tecnico del calcio collettivo ha fatto in modo che la sua Juve dipenda da un solo giocatore, che, però, dà un apporto impercettibile alla squadra

CorSport: ingiustificati i privilegi di Sarri a Ronaldo. CR7 non fa la differenza

Maurizio Sarri, il teorico del calcio collettivo, quello che finora abbiamo sempre definito devoto al gioco, si adegua ad un vecchio adagio italiano, quello dell’assoluta dipendenza da un unico giocatore.

Nella fattispecie, Cristiano Ronaldo.

E’ lo spunto su cui si sofferma Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport. Che definisce il cambiamento del tecnico bianconero sorprendente e che però sciorina dati che mostrano che il cambiamento non è del tutto giustificato.

I dati mostrano che la stagione scorsa, la prima di Ronaldo in bianconero, la Juve ha segnato 84 gol tra campionato e Champions e Ronaldo ne ha firmati 21.

L’anno prima, quando Ronaldo non c’era, la Juve ha totalizzato 103 reti. Allora fu Dybala a segnarne 22.

La stagione ancora precedente, 2016-17, la Juve ha portato a casa 99 gol totali e Higuain ne ha segnati 24.

“I numeri dicono che l’apporto reale di Ronaldo alla sua nuova squadra in fatto di gol è stato quasi impercettibile, non è bastato ad arrivare in finale di Champions e ha contribuito a vincere lo scudetto, come stava accadendo da sette anni senza di lui. In questa stagione, dopo 5 partite ufficiali, 2 reti firmate dal portoghese con un calcio di rigore”.

Eppure, Maurizio Sarri

“divide la squadra in due pezzi, Ronaldo da una parte, gli altri dieci dall’altra”.

E’ lecito pensare, scrive Polverosi, che sia la società a stabilire un divario così ampio tra il campione e il resto dello spogliatoio. Il club si occupa dell’aspetto commerciale, promozionale, economico e mediatico legato a Ronaldo e dunque è comprensibile un atteggiamento del genere. Ma un tecnico, scrive Polverosi, dovrebbe occuparsi soprattutto del lato tecnico. Il privilegio riservato a Ronaldo si potrebbe accettare solo se Ronaldo facesse davvero la differenza, una differenza che, finora, non si è vista.

Così, una squadra che ha vinto cinque scudetti di fila e giocato due finali di Champions è ora costretta a subire l’“assimetria” dovuta alla presenza di Ronaldo.

Non solo, continua Polverosi. Nessuno ha fatto notare che la rete di Veloso, del Verona, è arrivato proprio da una palla persa da Ronaldo in uscita. “Un errore non da poco”.

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