Damascelli: Il Milan è un album di figurine che cerca di ripristinare il passato ormai remoto

Sul Giornale parla anche di quanto accaduto a Firenze: "Il Var invece di agevolare il lavoro degli arbitri li trasforma in impiegati del catasto"

Giampaolo spalletti

Tanti gol nella prima giornata di campionato, scrive Tony Damascelli sul Giornale, ma non siamo a livello dell’Europa, piuttosto si tratta

“di deficienze difensive, errori grossolani tecnici e di lettura tattica”.

In questo primo weekend di campionato le notizie sono due. Il ritorno in panchina di Mihajlovic, che vince la sua partita “con la vita maligna” e “il cammino opaco” del Milan, “anonimo, impalpabile, pieno di equivoci”.

Scaroni, ricorda Damascelli, ha detto che il Milan è mondiale e lo ha contrapposto alla Juventus italiana,

“ma si è dimenticato che il Milan di cui parla non è il suo, anzi quello del fondo americano, ma quello costruito da Silvio Berlusconi e da Adriano Galliani che non avevano bisogno di supporti esterni a differenza di questo album di figurine che cerca di ripristinare il passato ormai remoto”.

Sarà duro il lavoro che attende Giampaolo a meno che non arrivi un colpo di scena dal mercato.

E poi c’è quanto accaduto in campo a Firenze, tra Fiorentina e Napoli.

“il Var si apre e si chiude come la fisarmonica, invece di agevolare il lavoro degli arbitri li ha trasformati in impiegati del catasto che attendono ordini dal capo che, a sua volta, una ne fa e cento ne combina”.

Stasera andrà in campo l’Inter di Conte, “contro il suo Lecce e contro la Juventus”.

“In attesa che Wanda Nara voli più alta dello show televisivo”.

Correlate