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CorSport: Il talento Lozano. In campo sembra guidato da una bacchetta magica

Accelerazione bruciante, progressione palla al piede e cambio di passo. Soprannominato “bambola assassina” perché non perdona le difese avversarie

CorSport: Il talento Lozano. In campo sembra guidato da una bacchetta magica

Se ne sta largo sulla fascia, defilato rispetto al gioco, poi all’improvviso si accende e colpisce a morte le difese avversarie. Per questo Hirving Lozano è soprannominato “Chucky”. Come il pupazzo posseduto del film horror “La bambola assassina”.

La carriera da calciatore di Lozano è iniziata a 11 anni, a Pachuca. Era indisciplinato, aveva fretta di arrivare al successo. Il suo allenatore, Enrique Meza, dice di lui che “in campo sembra guidato da una bacchetta magica”.

Due anni fa la sua vita cambia con l’ingaggio al Psv. Il club lo paga 8 milioni, la cifra più alta di sempre spesa per un calciatore messicano. Il risultato? 34 gol e 22 assist e l’affermazione nella nazionale. Segna anche il gol della sconfitta alla Germania campione del mondo, nel debutto di Russia 2018.

Ha un’accelerazione “bruciante”. Nel videogame della Fifa – curiosità che regala il Corriere – è +90, cioè uno dei calciatori più veloci del mondo.

 “progressione palla al piede, il cambio di passo, la sfrontatezza nel tentare l’uno contro uno, la stupefacente rapidità nel prendere una decisione”.

Sarà il quinto messicano a giocare in Italia dopo Miguel Layun nell’Atalanta, Rafa Marquez nel Verona, Hector Moreno nella Roma e Carlos Salcedo nella Fiorentina. Nella storia della Serie A ci fu anche Pedro Pineda, nel Milan di Capello, ma non giocò mai.

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