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CorSera: atletica leggera, 1 su 5 è dopato. Lo rivela uno studio sulle provette dei Mondiali 2011 e 2013

Una ricerca delle Università di Ginevra, Losanna e Monaco. A quei Mondiali risultò positivo solo lo 0.42% degli atleti ma lo studio è giunto a conclusioni decisamente diverse

CorSera: atletica leggera, 1 su 5 è dopato. Lo rivela uno studio sulle provette dei Mondiali 2011 e 2013

Secondo uno studio appena pubblicato dalla rivista “Hematologica”, un atleta su 5 è dopato. Una notizia scioccante, che, scrive il Corriere della Sera, mina decisamente la credibilità delle gare del Mondiale di atletica di Doha che partirà tra un mese.

Sette ricercatori delle Università di Ginevra, Losanna e Monaco hanno analizzato le 3.683 provette di sangue prelevato agli atleti ai Mondiali 2011 (di Daegu) e 2013 (di Mosca). La ricerca si è concentrata soprattutto sulle discipline comprese tra gli 800 metri, la maratona e la marcia.

Provette che superarono brillantemente i controlli. All’epoca, solo lo 0,42% degli atleti risultò positiva agli esami anti doping.

Eppure i risultati a cui sono giunti i ricercatori sono diversi. Il loro report parla di un 18% dei campioni con “evidenti segni di manipolazione farmacologica”: 15% di casi di doping tra gli uomini, 22% tra le donne. Per alcune nazioni, si raggiungono addirittura punte del 28%.

“Un atleta su cinque e un’atleta su quattro dopati e Paesi dove un atleta su tre ha fatto ricorso a eritropoietine o trasfusioni di sangue”.

È andata addirittura peggio con le provette del 2013.

Non si conoscono le nazionalità cui appartengono i casi sospetti: i ricercatori hanno sottoscritto un accordo di riservatezza. Il Giornale, basandosi sulle discussioni dell’ultima assemblea dell’Agenzia Antidoping, ipotizza che siano implicate Kenia, Etiopia, Somalia ed Eritrea.

“E la Iaaf come reagisce? Col silenzio. Anche a una notizia di ieri, la positività della bielorussa Arzamasova — iridata negli 800 a Pechino 2015 — al Ligandrol, modulatore androgenico usato nel body building. Arzamasova aveva battuto Semenya ed era uscita pulitissima dai controlli”.

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