Il tecnico ha blindato il ritiro e negato ogni forma di distrazione ai calciatori

Pugno di ferro per la Roma nel primo ritiro di Fonseca. Banditi risa e schiamazzi, si sentono solo le urla del tecnico portoghese che ha individuato nel rigore la strada giusta per rimettere in sesto i giallorossi dopo la deludente stagione dell’anno scorso.
Il portoghese si sta dimostrando un tecnico motivatore, in linea con le necessità della società e attento a quelle dei giocatori; ma è anche un “sergente di ferro” che non in distrazioni durante le 2 ore di allenamento. È lui che ha chiesto di blindare le sedute rendendole inaccessibili alla stampa, alle telecamere del club e ai tifosi (trovando terreno fertile nel ds), contravvenendo a una tradizione di ritiri ormai consolidata da decenni.
Tifosi a distanza per adesso, chi vorrà seguire la squadra potrà farlo durante le amichevoli in programma o quando comincerà il campionato.
La nuova Roma sta nascendo e ha in Fonseca il suo cardine, sulle sue spalle il peso di una rinascita obbligata che – al momento – non sembra pesargli