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Kean e Cutrone vanno in Premier: l’Italia si conferma un paese per vecchi

La Serie A rincorre gli ultratrentenni Dzeko, Higuain, Cavani, mentre l’Inghilterra investe su di loro. Immaginate l’Inter, il Napoli o la Roma acquistarli entrambi?

Kean e Cutrone vanno in Premier: l’Italia si conferma un paese per vecchi

Va’ dove ti porta il mercato

La premessa è che va benissimo il libero mercato. Va benissimo che a 19 e a 21 anni vai dove ti porta il mercato. È drammaticamente intenso il flusso dei ragazzi che finita la scuola emigrano. Ormai non soltanto più dal Meridione. Da questo punto di vista, è assolutamente normale che Patrick Cutrone e Moise Kean – due attaccanti della Nazionale Under 21 – vengano venduti da Milan e Juventus a due club inglesi: il Wolverhampton e l’Everton. Rispettivamente per 22 e 40 milioni di euro.

Quel che colpisce è che non hanno trovato spazio nel nostro campionato. Innanzitutto che né la Juventus né il Milan hanno voluto investire su loro due. La Juventus si è garantita il diritto di recompra, la possibilità di pareggiare l’offerta del possibile futuro acquirente. Ma di fatto ha scelto di privarsi di uno dei calciatori rivelazione della stagione, non solo nel club ma anche in Nazionale. Non sappiamo se abbiano inciso le intemperanze di Kean, l’ultima con l’Under 21. Sta di fatto che nel giro di due anni il club più rappresentativo d’Italia ha ceduto Caldara e Kean.

Meglio Higuain e Dzeko

In Italia nessuna squadra se l’è sentita di sborsare quaranta milioni e investire su un calciatore di 19 anni. La Roma rincorre, o sembra rincorrere Gonzalo Higuain che ha 31 anni e mezzo, percepisce uno stipendio che si aggira sui 7 milioni di euro ed è reduce da una stagione tutt’altro che felice. L’Inter insegue Dzeko (33 anni) e Cavani (32 anni). Avrebbe potuto stupire il mercato italiano acquistandoli entrambi (Kean e Cutrone). In teoria avrebbe potuto farlo anche il Napoli. Probabilmente la piazza avrebbe rumoreggiato, contestato. Anzi certamente. Il Napoli ha raggiunto un livello troppo alto per scommettere. Anche se Cutrone e Kean proprio una scommessa non sono (ovviamente meglio Icardi, ci mancherebbe).

Stesso discorso per il centravanti lanciato nel Milan da Montella, che i suoi gol li ha segnati, che ovviamente ha avuto le sue pause. È un campionato che se la sente di sborsare 25 milioni per Verdi (bravo per carità ma, aspettando che esploda, ha compiuto 27 anni) e non su un centravanti che al suo primo vero anno di Serie A, e giocando a spizzichi e bocconi, ha segnato dieci gol in una squadra non esattamente irresistibile come il Milan di due anni fa.

È il modo di intendere il calcio da noi che è diverso. Verratti è uno che non ha una presenza in Serie A. Viene da pensare quanto tempo resisterà in Italia uno come Zaniolo (che la Roma intelligentemente inserì nell’operazione Nainggolan con l’Inter, ma nessuno ha capito la lezione). Pellegri, ex Genoa, è emigrato al Monaco. Immobile, prima di rientrare alla base, alla Lazio, era andato a Dortmund e Siviglia. Quando costano, i nostri giovani non li vuole nessuno.

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