Autore di un gol e un assist in Champions, giocatore di indubbia tecnica. Campione del mondo con la Francia, giocò 9 minuti della finale contro la Croazia
Campione del mondo
Se volessimo limitarci al palmares, Nabil Fekir può fregiarsi del titolo di campione del mondo. Non titolare con la Francia lo scorso anno in Russia ma nemmeno campione del mondo per onor di firma. Ha giocato scampoli di tutte le partite della cavalcata mondiale dei francesi, tranne la semifinale contro il Belgio. Per lui, nove minuti nella finale contro la Croazia. Con la Nazionale francese, non proprio priva di talenti, vanta 21 presenze e due gol.
È un calciatore di indubbio talento. Che in passato ha subito anche infortuni di un certo rilievo. Nel 2015 subì la rottura del legamento crociato ed è rimasto a lungo fuori gioco.
Lo scorso anno, fu grande protagonista della prima partita di Champions tra il Manchester City di Pep Guardiola e appunto il suo Lione. Vinsero, incredibilmente, i francesi per 2-1. All’Etihad Stadium. Fekir impressionò. Fu autore di un assist per Cornet – con errore della difesa del City – e di un gol, di sinistro da fuori area, rasoterra, dopo aver rubato palla a Fernandinho. Fekir è mancino, tutto mancino. Un giocatore che di fatto, nei piani di Ancelotti, andrebbe a sostituire James Rodriguez il cui arrivo a questo punto sembra effettivamente tramontato. Finirà all’Atletico Madrid?