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CorSport: Icardi paga la mancanza di equilibrio della gestione italiana dei campioni

La vicenda dell’attaccante argentino ha un che di schizofrenico. L’Italia prima esalta e asseconda i campioni scapestrati, poi li abbandona. E Mauro paga anche il tabù Wanda Nara

CorSport: Icardi paga la mancanza di equilibrio della gestione italiana dei campioni

C’è qualcosa di schizofrenico nel modo in cui l’Inter ha gestito la questione Icardi nel corso degli anni, scrive Roberto Perrone sul Corriere dello Sport.

Il club gli ha consegnato la fascia di leader “con troppo anticipo sui tempi”, poi lo ha esaltato senza freni. Ora lo lascia solo, ad allenarsi con il preparatore, lontano dalla squadra.

E’ comprensibile che Marotta e Conte, con l’impronta juventina che si portano dietro, abbiano deciso di risolvere drasticamente una situazione che hanno trovato già degenerata e che abbiano liquidato l’affaire con un lapidario “non fa parte del progetto“.

Quello che non è comprensibile è dichiararlo con i numeri di Icardi alla mano: 124 gol in 219 presenze con la maglia dell’Inter.

La storia di Maurito è da rincondurre alla

“mancanza di equilibrio nella gestione italiana dei campioni, dei fuoriclasse che vengono abbandonati a loro stessi: prima viene concesso ogni capriccio, poi vengono deprezzati senza tentare di recuperali”.

Certo, il loro carattere contribuisce al sorgere dei problemi, ma forse dietro le loro intemperanze si nasconde “un’incapacità a mettere i migliori nelle migliori condizioni”.

Prima si assecondano i campioni scapestrati, poi li si abbandona, “senza una soluzione intermedia”.

Icardi, poi, paga anche “un altro tabù del calcio”, ovvero la presenza della donna, Wanda Nara, che i dirigenti non considerano una controparte accettabile per le trattative.

Certo, la Juve e il Napoli sono sulla riva del fiume ad aspettare che scenda il prezzo di Icardi per sferrare, eventualmente, il loro attacco,

“ma è surreale che abbia più mercato e considerazione Higuain, che di anni ne ha cinque di più”.

Il calcio italiano naviga a vista, senza un’idea precisa.

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