È il primo a trovare la giusta forma e l’ultimo a perderla. Dal 2013 ha saltato solo 8 partite e mai fondamentali

L’unico grande veterano presente ieri a Dimaro era Josè Maria Callejon. Insieme a lui poche altre vecchie leve: Ghoulam, Maksimovic, Chiriches e Rog. Oggi a Callejon il Corriere dello Sport dedica un ampio articolo.
Una storia lunga sette anni, compresa la stagione che sta per iniziare. Dal 2013 Callejon ha collezionato 304 presenze complessive, classificandosi settimo di tutti i tempi per schieramento in campo. Ha saltato solo 8 partite e mai quelle fondamentali, né di campionato né di coppa. Cinque di queste con Ancelotti, perché il mister fa del turnover la sua filosofia. Non si è mai neppure infortunato. Il Corriere dello Sport lo paragona a un supereroe che ha conquistato la fiducia di tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina del Napoli.
Il suo contratto scade a giugno 2020, ma è già in lavorazione un rinnovo, si discute.
La caratteristica di Callejon è che, per caratteristiche fisiche, è tra i primi a trovare la giusta forma e tra gli ultimi a perderla.
“Giocatore intelligentissimo, un professore della tattica e un atleta pazzesco”
Non ha mai accusato cali di prestazione, a prescindere dalla posizione in campo. E questo ha convinto tutti i mister della sua imprescindibilità.
È l’ultimo pezzo del tris portato a Napoli da Benitez (fu Rafa a regalarcelo, con Albiol e Higuain) a resistere in azzurro.