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Momblano: oggi il Sarri day, Guardiola è tramontato (sentenza Uefa per le lunghe)

Il giornalista che più di tutti ha spinto la tesi di Pep alla Juve cede le armi «La battaglia tra City e Uefa potrebbe essere lunga e la Juve non può permettersi di aspettare questi tempi»

Momblano: oggi il Sarri day, Guardiola è tramontato (sentenza Uefa per le lunghe)

Alla vigilia di quello che viene considerato il Sarri day Momblano torna a parlare di Guardiola, ma soprattutto conferma il nome di Sarri.

Dopo settimane in cui il giornalista ha difeso la posizione di Guardiola alla Juve come l’unica che Agnelli avesse mai preso in considerazione, già l’altro giorno aveva virato e confermato che il nome di Sarri circolava in ambienti bianconeri. Ieri sera ha confermato che le voci convergono su Sarri, Paratici avrebbe messo a punto l’accordo con l’entourage di Maurizio nell’ultima settimana in attesa che il Chelsea desse il via libera per chiudere.

«Anche i giocatori della Juve sono oramai convinti dell’arrivo del tecnico toscano sulla panchina, dunque si tratta di ore, oggi ci sarà da lavorare»

Per Momblano il fatto che il nome di Sarri, a sorpresa, avesse cominciato a circolare così insistentemente negli ultimi giorni aveva fatto pensare a molti che si trattasse di un depistaggio della Juve, ma non esiste, ha confermato ieri, nessuna altro nome al di fuori di quello di Pep e Maurizio, quindi se non è Guardiola, domani sarà Sarri.

Ma perché la  Juve non aspetta la sentenza Uefa per Guardiola se era l’unico che Agnelli voleva?

«La Juve da sempre non ha intenzione di essere coinvolta in nessuna battaglia legale per l’allenatore tanto più adesso con Agnelli alla presidenza attiva dell’Eca. Poi il City ha dimostrato di non voler ascoltare nessuno e questa volta potrebbe diventare una battaglia infinita con la Uefa»

Questione di tempi dunque secondo Momblano, tempi che la Juve non può permettersi di attendere anche se conferma che la sentenza Uefa sarebbe durissima

«Sarebbero confermati non solo due anni di squalifica da competizioni europee, ma anche un’imposizione sul tetto ingaggi per la prossima stagione».

Un colpo pesante per il City, ma soprattutto per Guardiola che non avendo affatto piacere di trovare il suo nome in un dispositivo Uefa aveva aperto un tavolo di trattative con la Juve come via d’uscita. «Ma non credo che ci siano i margini per una nuova virata della Juve a questo punto» conferma il giornalista

 

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