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Biasin: Mancini calciatore era un po’ come Insigne, ribelle e virtuoso

Sulle pagine di Libero l’elogio di Mancini che ha saputo selezionare bene la Nazionale esaltando la squadra e i singoli

Biasin: Mancini calciatore era un po’ come Insigne, ribelle e virtuoso

Sulle pagine di Libero Fabrizio Biasin fa i complimenti a Roberto Mancini per come ha selezionato la Nazionale e valorizzato i singoli come Insigne e Verratti.

Anzi, Biasin dice di fare ammenda, soprattutto:

“Noialtri non eravamo convintissimi della scelta federale, in fondo si trattava del tecnico che ha costruito le sue fortune grazie al mercato e che, al contrario, in questo caso è stato lucido nel voler scegliere una linea precisa. Nazionale giovane, propositiva, volutamente «arrogante» in modo che potesse ritrovare gli stimoli, il coraggio e l’orgoglio smarrito dei quattro volte campioni del mondo”.

Mancini esalta l’Italia e soprattutto i singoli, scrive Biasin, persino quelli che, come Insigne, vengono fuori “da una stagione balbettante”.

“Sarà che il Mancini calciatore era un po’ come lui (ribelle e virtuoso), sarà che al suo servizio è più libero di inventare, sarà quel che sarà, ma lo scugnizzo “modellato” dal ct pare un’altra cosa rispetto a quello visto quest’anno nel club”.

Idem per Verratti, che per anni è stato visto come uno bravo ma incapace di condurre la Nazionale caricandosela sulle spalle. Ora, finalmente, anche il campione del Psg sembra il leader che serviva nel centrocampo a 3.

La sensazione è quella di aver intrapreso il percorso giusto che farà sentire “meno il peso di un’estate consegnata al mercato del calcio (e relative balle micidiali)”.

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