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Italo Cucci: “Qualcuno dovrà pagare per le truffe in borsa su Guardiola alla Juve”

Sul Corriere dello Sport ricorda in caso Gragnotti-Lazio: “Mi auguro che Consob e finanza prendano provvedimenti contro questi reati”

Italo Cucci: “Qualcuno dovrà pagare per le truffe in borsa su Guardiola alla Juve”

Italo Cucci sulle pagine del Corriere dello Sport non fa finta che il caso Guardiola non esista. Anzi. Ne scrive e lo fa denunciando quel che sta accadendo da quando l’Agi ha lanciato questa possibilità

l’oscillazione del titolo bianconero in borsa configura comunque una grave scorrettezza, rivela l’esistenza di giochi proibiti e rilancia l’interrogativo caro a Seneca (e a Indro Montanelli): cui prodest, a chi giova?

L’avvento della Borsa nel mondo del calcio, secondo il giornalista, ha sottratto attendibilità e spodestato vecchie “cianfrusaglie” come la passione, le bandiere e la giustizia.

Cucci ricorda come tutto è partito negli anni ’90 con Cragnotti che il 5 maggio del 1998 collocò in borsa la sua Lazio con successo, quel primo gioco fruttò 60 milioni di euro. Poi arrivò la Roma e infine la Juve.

Oggi, grazie a Guardiola, qualcuno dovrà pagare. E se non ci pensano Federcalcio e Coni, ci pensi la Guardia di Finanza

Ricordiamo che dopo la prima impennata del titolo Juve, successiva alla notizia dell’Agi, la Cosob ha tenuto il titolo sotto osservazione. L’altro giorno, il titolo è cresciuto del 5%.

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