Gianni Mura: “Klopp ha vinto con un calcio più antico di Oronzo Pugliese”
Su Repubblica definisce la finale di Champions di ieri "tecnicamente povera". Una brutta partita che Klopp ha vinto con cinismo e abusando dei lanci lunghi

“Una finale tecnicamente molto povera”. Gianni Mura definisce così, su Repubblica, la partita di ieri tra Liverpool e Tottenham che ha visto gli uomini di Klopp vincere la Champions League.
Il Liverpool era favorito, ma è stata una partita brutta. Mura ne ricorda solo una peggiore, quella del 1991 tra Stella Rossa e Marsiglia, finita ai rigori.
Anche ieri c’è stato un rigore, a una ventina di secondi dall’inizio, ma non ha aperto la partita, anzi. Da quel momento il Liverpool ha pensato solo a difendersi abusando dei lanci lunghi. Ma
“i lanci di 50 metri hanno un senso se li fa uno come Pirlo, meno se li fanno Matip e Van Dijk”.
Penalizzate anche dal caldo di Madrid, le squadre non ci hanno messo impeto.
Dopo aver perso sei finali, Klopp ha imparato che si vince solo con il cinismo:
“Dando un colpo all’inizio e uno alla fine. Però, per almeno 70 minuti, ha praticato un calcio più antico di quello del Foggia di Oronzo Pugliese”.
Solo negli ultimi venti minuti lo spettacolo è diventato un po’ più avvincente, con il Tottenham che ci ha provato ed è andato vicino al pareggio ma con Allison che si è opposto.
Entrambi gli allenatori hanno sacrificato in panchina giocatori forti e messo in campo altri non ancora pronti.
Il Tottenham ha fatto quello che poteva, la partita del Liverpool è stata strana e contraddittoria, ma alla fine vittoriosa e tanto basta.
“Aveva messo in croce il Barcellona giocando basso e con molta tecnica, con il Tottenham ha scelto di giocare solo palloni lunghi e alti e quasi sempre sbagliati. Se si tiene conto del cammino che ha fatto e di chi ha eliminato, e se si dimentica buona parte della finale, il successo è pienamente meritato”.