L’amministratore delegato ha confermato che il club vuole mantenere e incrementare la competitività della squadra nonostante la revisione dei costi

Durante l’assemblea degli azionisti di ieri a Trigoria, l’ad della Roma, Guido Fienga, ha rilasciato alcune dichiarazioni.
Innanzitutto ha confermato che il club intende mantenere e incrementare la competitività della squadra nonostante la revisione dei costi.
“Sono stati fatti degli errori e il costo generale, tra ingaggi e ammortamento cartellini, sono aumentati più di quanto sia aumentata la competitività della squadra. Cerchiamo di invertire il contributo dei due fattori, riportando il costo generale della squadra a un livello sostenibile dalla società e compatibile con le nostre ambizioni, che restano sempre molto alte”.
Per ridurre i costi occorre effettuare delle cessioni. La logica seguita dal club, ha spiegato Fienga, è quella di massimizzare i ricavi.
“è un consulente dell’azionista di maggioranza ed è pagato da AS Roma Spv Llc. Non ha alcun ruolo nella governance della Roma. Il management della società è il soggetto collettivo che elabora strategie e ne determina l’esecuzione. Da quando ho assunto la carica di ad, dalla scelta di Ranieri in poi, nella scelta del nuovo direttore sportivo e del nuovo allenatore Fonseca, tutto ciò è avvenuto per un processo decisionale e finalizzato dal management di questa società”.
Infine un richiamo alla necessità di aumentare la disciplina interna:
“non c’è organizzazione se non c’è disciplina e stiamo migliorando. Dobbiamo migliorare e ce la mettiamo tutta. Non può più essere tollerato che la Roma sia una piattaforma usata da chiunque dentro e fuori Trigoria per poter fare quello si vuole. La Roma è un’aspirazione e una società seria”.