Emanuela Audisio, su Repubblica, si sofferma sul bacio tra Magdalena Eriksson e Pernille Harder, ai Mondiali femminili. Anche quello tra Aurora Galli e la sorella era parso “una trasgressione al mondo dell’omofobia”

Su Repubblica Emanuela Audisio commenta lo scalpore suscitato dal bacio tra Magdalena Eriksson e Pernille Harder.
Mondiale femminile. Lunedì la Svezia ha battuto il Canada qualificandosi ai quarti e Magdalena, difensore del Chelsea e della nazionale svedese, è stata raggiunta in campo da Pernille, attaccante danese che gioca nel Wolfsburg, sua compagna da sette anni. Pernille non si è qualificata ai Mondiali ma si è presentata alla partita con la maglia della fidanzata.
Fin qui tutto bene. Ma le due si sono baciate e la foto che le ritrae mentre si scambiano questa prova di amore ha fatto il giro dei social.
Non è stato l’unico bacio tra due donne ai Mondiali di calcio femminile. Anche Aurora Galli ne ha baciata una, ricorda la Audisio. Era sua sorella, ma all’inizio si è gridato all’arcobaleno anche in quel caso.
“E Aurora ha anche abbracciato un uomo, suo fratello. Ma questo non ha fatto notizia, non era in modalità scandalo. Perché oramai chi si bacia allo stadio viene subito etichettata nella rainbow family. Il gesto pare subito una trasgressione al mondo dell’omofobia”.
Ogni volta che avviene qualcosa del genere, scrive la Audisio, i social vengono inondati da messaggi di solidarietà alla libertà di amare.
“Poi rettifiche, marce indietro e comunque l’arcobaleno è bello”.
Magdalena e Pernilla si sono incontrate a Linköping, in Svezia. Giocavano entrambe lì. Poi le loro strade si sono divise per via della carriera.
“E si sono scontrare varie volte anche in campo (in Champions). Nessuno ha trovato nulla da ridire”