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Ancora un gol nel finale e il Napoli vince anche senza Insigne e Mertens (2-1 alla Spal)

Partita che si accende nel finale. Decisivo Meret. Terza vittoria consecutiva. La leggenda metropolitana sul calo fisico. Decisivo Mario Rui come Ghoulam lo scorso anno

Ancora un gol nel finale e il Napoli vince anche senza Insigne e Mertens (2-1 alla Spal)

La leggenda metropolitana sul calo fisico

Che finale di Spal-Napoli. Ancora una volta una rete degli azzurri nel finale. Sempre alla faccia di quelli che il Napoli fisicamente non sta bene. Una delle innumerevoli leggende metropolitane gonfiate dall’incompetenza e che asfissiano l’ambiente. E come lo scorso anno è stato un gol del terzino sinistro a risolvere la partita nel finale. La scorsa stagione ci pensò Ghoulam, di destro, quest’anno Mario Rui con una staffilata di sinistro sul primo palo. Dopo la rete del Napoli, la Spal ha costruito due occasioni da rete in mischia. Grande parata di Meret in un’occasione e pasticcio in attacco dei ferraresi in un’altra.

Il portiere del Napoli ha sfoderato un’ottima prestazione, anche se due parate sono state compiute in un’azione poi fermata per fuorigioco.

Il rigore di Petagna

Il Napoli era stato raggiunto pochi minuti prima, su calcio di rigore. Fino all’82esimo, sembrava una partita che il Napoli stava conducendo agevolmente al successo. Nel finale, però, con l’ingresso di Antenucci qualcosa è cambiato. Il calciatore ha messo in difficoltà il Napoli sulla corsia di destra sulla Spal. E da un cross da quella fascia è nato il fallo da rigore di Luperto su Floccari. Mancavano otto minuti alla fine e il Napoli era in vantaggio 1-0. Sul dischetto è andato Petagna. Meret ha intuito ma il tiro era troppo forte e ha piegato le mani del portiere che aveva compiuto una buona parata su colpo di testa di Floccari.

Era giusto partire dalla fine. Ed è giusto ricordare che il primo gol il Napoli lo ha segnato all’inizio della ripresa con Allan: tiro a giro in area, e prima rete stagionale del brasiliano che ha giocato un’ottima partita.

Tre vittorie consecutive

Le vittorie consecutive, quindi, passano a tre. Il Napoli è riuscito a non perdere motivazione in un finale di campionato che di fatto non ha più nulla da dire. E ha superato la Spal a Ferrara per 2-1.Ancelotti ha portato il Napoli alla vittoria senza Insigne né Mertens, entrambi rimasti a casa per qualche acciacco fisico. Il Napoli è salito a 76 punti in classifica. È matematicamente secondo in classifica da otto giorni. Lo è di fatto dallo scorso autunno.

Il campionato del Napoli è stata una cronometro, con la Juventus che ha accumulato un vantaggio irrecuperabile. E lo stesso si può dire per gli azzurri nei confronti della terza in classifica. È la 23esima vittoria in campionato, l’undicesima fuori casa.

Ancelotti ha schierato Milik unica punta, con Fabian Ruiz e Allan in mediana e Zielinski un po’ più avanzato. Sugli esterni spazio per Callejon e Younes che sta giocando molto in questo finale di campionato. In difesa, Luperto al fianco di Koulibaly.

Fino al 75esimo è stata una partita senza particolari affanni. Il Napoli ha colpito l’ennesimo palo, non sappiamo se siano ventisei o ventisette, con Milik nel primo tempo (sinistro rasoterra); in un’altra occasione, Younes si è bevuto l’intera difesa spallina e poi ha tirato fuori. Un’azione che ha ricordato una rete che ci segnò il laziale Keita in Coppa Italia.

Bella anche la reazione dopo l’1-1 della Spal. Reazione di una squadra che evidentemente ci tiene a concludere bene il campionato. Non è stata la reazione di una squadra che non ha più motivazioni.

Il lavoro di Ancelotti

Ancelotti sta proseguendo nella sua opera di spingere il Napoli tatticamente oltre i propri steccati. Ciascun calciatore ha giocato in più ruoli. Callejon da qualche partita si sta accentrando di più. Nel primo tempo, in una ripartenza si è visto il calcio verticale che piace al tecnico emiliano.

Un anno che viene sottovalutato. Non solo per il secondo posto. Ma per il lavoro svolto dall’allenatore e dal suo staff. Che sono subentrati dopo tre anni di gioco a memoria, e hanno condotto il Napoli senza il minimo affanno al raggiungimento degli obiettivi stagionali. Obiettivo di fatto raggiunto, come detto, in autunno.

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