La Fidal cambia le norme e riconosce i record dei millennials di origine straniera
Repubblica racconta la svolta a cui hanno contribuito i primati della 14enne Great Nnachi, talento torinese-nigeriano nel salto con l'asta

Il mondo dello sport abbatte il muro dello jus soli. Il Consiglio federale della Fidal, la Federazione atletica, ha infatti modificato le norme sui primati nazionali.
Fino a qualche giorno fa, gli atleti considerati solo in parte italiani potevano diventare campioni azzurri, ma non potevano stabilire il record nazionale. Con la modifica della Fidal, invece, i primati nelle categorie cadetti e allievi possono essere riconosciuti se gli atleti stranieri sono tesserati per una società italiana, risiedono in Italia e frequentano le scuole italiane.
Ad aver contribuito alla svolta è stata Great Nnachi, ragazza torinese-nigeriana di 14 anni con un talento particolare nel salto con l’asta, la cui storia è raccontata oggi da Repubblica.
Un mese fa Great ha conquistato il mondo dell’atletica superando quota 3.70, poi, la settimana scorsa, ha superato ancora se stessa, arrivando a quota 3,80. Solo che i suoi record non potevano essere riconosciuti ufficialmente dalla federazione perché la giovane atleta non ha la cittadinanza italiana.
Great, che è tesserata per il Cus Torino e frequenta la prima superiore al Primo Levi, liceo scientifico di scienze applicate con indirizzo sportivo del capoluogo piemontese. Si sente italianissima, ma per la legislazione italiana non può ottenere la cittadinanza fino ai 18 anni. Ebbene, questa piccola grande battaglia legale vinta con la svolta della Fidal
“tornerà utile anche a tutti i nuovi italiani, quei millennials che hanno origini straniere ma tanta voglia di dare una spinta allo sport azzurro”.
Sono semplici i suoi obiettivi, puliti.
“Io voglio solo sentirmi una ragazza come le altre, che si allena e che spera di fare il record. Il mio sogno? Andare alle Olimpiadi. Con la maglia azzurra sulle spalle, ovviamente”.