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Rischio razzismo a San Siro, in arrivo 4mila ultrà laziali gemellati con gli interisti

Sulla partita sono puntati gli occhi di mezza Europa. Arbitrerà Mazzoleni, al centro delle polemiche a dicembre per non aver sospeso Inter-Napoli

Rischio razzismo a San Siro, in arrivo 4mila ultrà laziali gemellati con gli interisti

Preoccupa la nuova sfida in programma tra Milan e Lazio. A neanche due settimane dal caso Acerbi e dai cori razzisti nella partita contro l’Udinese, la partita di Coppa Italia di stasera a San Siro rischia di essere una nuova polveriera.

A San Siro sono attesi 4mila tifosi laziali, tra l’altro gemellati con gli interisti: le cose rischiano di complicarsi, come scrive il Corriere della Sera riportando l’accoglienza che la Curva Nord nerazzurra ha riservato agli ultrà della Lazio nella partita di campionato del 31 marzo scorso, quando per celebrare l’anniversario del gemellaggio è stata proposta una coreografia che recitava “Trent’anni: indissolubilmente legame d’onore”.

Il rischio di razzismo è alto, come scrive Repubblica, che si pone un interrogativo: la partita sarà interrotta da cori e ululati razzisti, con annesso rischio di sospensione?

“La figuraccia sarebbe epocale” perché gli occhi di mezza Europa sono puntati sullo stadio milanese.

“Figc e Lega di A ieri hanno fatto sapere non tollereranno alcun comportamento inadeguato. Gli ispettori federali sono stati invitati ad aguzzare l’udito”.

L’arbitro, stasera, sarà Mazzoleni, criticato fortemente nel dicembre scorso per non aver sospeso Inter-Napoli dopo le richieste di Koulibaly, per gli ululati razzisti della Curva Nord. Resta da capire se l’arbitro sia diventato o meno più attento alla questione.

In Inghilterra gli episodi di razzismo hanno spinto Sterling a scrivere al Times:

“Il problema è grave, profondo e lontano dall’essere risolto. Propongo 9 punti di penalizzazione e 3 partite a porte chiuse in caso di insulti razzisti. Le piccole multe non danneggiano realmente i club. E la prossima volta mi piacerebbe che gli sponsor ritirassero i loro soldi”.

Un manifesto sottoscritto dai calciatori della Premier League Kompany, Mendy, Oxlade-Chamberlain, Zaha e Wes Morgan, dall’allenatore Benitez, dagli ex campioni Gullit e Ginola, dai sindaci di Manchester e Londra, Burnham e Kahn, e dalla ministra dello sport britannico Davies.

Cosa accadrà stasera?

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