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Peccato, un finale di stagione non all’altezza del Napoli

Sconfitto in casa 2-1 dall’Atalanta. Ottima la prima ora di gioco, troppi gol falliti, poi il calo e la rimonta. Insigne in panchina, non si è mai scaldato

Peccato, un finale di stagione non all’altezza del Napoli
Ancelotti, Atalanta

Il Napoli si complica il finale di stagione. Perde in casa due a uno contro l’Atalanta e se da un lato conserva sei punti di vantaggio sull’Inter a cinque giornate dalla fine, dall’altra contribuisce ad alimentare il folle clima che c’è a Napoli come se fossimo davanti a una stagione fallimentare. Assurdità di un ambiente che vive immerso in una realtà virtuale. E non tanto per i fischi a fine partita, quanto per il clima che si respira.

La squadra di Ancelotti ha giocato un’ottima partita, di grande intensità, con entusiasmo, è andata meritatamente in vantaggio nel primo tempo con Mertens, si è più volte divorato il raddoppio nella ripresa e poi ha ceduto alla squadra di Gasperini che non ha mai smesso di giocare a calcio. Il Napoli ha evidentemente voluto offrire una prestazione di orgoglio e per sessanta minuti ci è riuscito.

I bergamaschi hanno disputato una partita vibrante dal punto di vista atletico, con un’ottima qualità di gioco. Fraseggi in velocità, palla sempre a terra, ricerca della profondità.

Finché il Napoli ha avuto energie, è riuscito ad arginare e disinnescare il gioco dei bergamaschi. Poi, però, nell’ultima mezz’ora, l’Atalanta ha preso il sopravvento dal punto di vista atletico e ha prima pareggiato con Zapata e poi è andata in vantaggio con Pasalic sempre su azione di Duvan Zapata.

Lorenzo Insigne è rimasto in panchina tutta la partita, non è mai andato nemmeno a scaldarsi. Ancelotti ha schierato Mertens e Milik. Dries ha disputato un’ottima partita. Con le sue accelerazioni ha mandato in crisi la difesa di Gasperini. Ha anche sbagliato tanto. Oltre al gol, però, va menzionato il passaggio con cui nella ripresa ha mandato in porta Milik; il polacco, solo davanti a Gollini, ha superato il portiere con un tocco sotto ma Masiello ha recuperato proprio sulla linea.

Fino ai due gol dell’Atalanta – che è meritatamente quarta in classifica – sontuosa la prova di Koulibaly. Poi, però, non ha retto più l’argine a centrocampo e gli attacchi bergamaschi sono diventati troppi.

Con questa sconfitta, proseguiranno le assurde critiche alla stagione del Napoli. Napoli che ha disputato una seconda parte di stagione deludente. La squadra si è smarrita. Anche se poi nulla è compromesso. È un dibattito puramente virtuale. Gli obiettivi di stagione sono stati ampiamente centrati, con mesi di anticipo: la qualificazione in Champions. Il Napoli è secondo in classifica da mesi. Ha disputato un’ottima Champions e ha raggiunto i quarti di finale in Europa League. Le critiche hanno altre radici. Resta ovviamente l’amaro in bocca per le ultime partite. Qualcosa si è inceppato. Ancelotti e il suo staff dovranno capire di che cosa si tratta, sempre che non lo sappiano già.

Questa sera il Napoli ha perso contro una signora squadra ben messa anche fisicamente. L’Atalanta è certamente la squadra rivelazione del campionato.

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