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Il lapsus freudiano dell’accerchiato Allegri: «Il Napoli ha 59 punti in classifica»

Conferenza prima del Napoli ma non si è mai parlato del Napoli. Tanto Atletico Madrid l’ossessione bianconera. Sui social aderisce alla linea Ancelotti

Il lapsus freudiano dell’accerchiato Allegri: «Il Napoli ha 59 punti in classifica»

Non aveva una bella cera

Diciamo la verità, non è che avesse una bella cera Massimiliano Allegri nella conferenza stampa che in teoria sarebbe dovuta essere di presentazione della partita di domani sera al San Paolo: Napoli-Juventus. Su quattordici domande, tenendoci larghi, possiamo dire che due sono state sul Napoli. Le restanti vanno spalmate tra Atletico Madrid (che è il chiodo fisso dell’ambiente Juve), il futuro di Max e l’addio ai social.

Una conferenza stampa in cui Allegri ha rivelato un meraviglioso lapsus freudiano. L’ha fatto quando ha attribuito al Napoli 59 punti, guarda caso proprio tre in più rispetto a quelli che Ancelotti e i suoi hanno in classifica. Il lapsus rientra in quelli che Freud chiamava gli atti mancati. Non ci vuole chissà quale supporto psicanalitico per spiegarlo.

Madrid, Atletico sono state la parole più ricorrenti. Allegri ha provato anche a esprimere concetti di buon senso. Con scarsa efficacia. E non per colpa sua. Non è un mondo, quello del calcio italiano, che può comprendere frasi simili:

Può capitare di perdere 2-0 all’andata. Dispiace per le reazioni. C’erano aspettative di chi si pensava che la Juve avrebbe battuto l’Atletico 3-0, aspettative poco intelligenti.

Sulla difensiva

È sulla difensiva Max. Comprensibilmente. Vorrebbe spiegare che non sta scritto da nessuna parte che la Juventus debba passeggiare con l’Atletico Madrid. Ma è tempo perso. Come relazionarsi con un fiume in piena. Ha provato anche a lanciare la suggestione di giocare a Napoli con due centrocampisti, ma nessuno se l’è filato più di tanto.

Ha detto che in proiezione il Napoli può fare 87/90 punti (chissà se nella sua mente è partito da 56 o 59): «Sono tanti ma noi fino ad ora abbiamo fatto un campionato importante».

Sui social aderisce alla linea Ancelotti

Sui social, aderisce alla linea Ancelotti che ieri a La Stampa ha detto:

Se uno oltraggia la memoria di Astori è malato nella testa, i social hanno dato la parola a tutti, ma uno che è malato nella testa non ha il diritto di parlare. Siamo in un eccesso di democrazia, dovremmo limitarla per evitare certe degenerazioni

Allegri si è messo in scia. Cerca ragionevolezza. Non può trovarla in un ambiente che non pensa altro che al 12 marzo. Che non crede a quel che è successo a Madrid, al Wanda Metropolitano. Non vuole crederci.

Dobbiamo essere positivi ma contro quelli che sono negativi non posso farci niente. C’è da fare un salto in avanti da questo punti di vista. C’è un’educazione. Se si perde una partita e si vede tutto nero qualcosa non torna, vanno cambiare un po’ di cose. Cerco di poter dare cose giuste ma di quello che fanno le altre persone sono problemi loro. Ci lamentiamo quando dopo si leggono cose e fatti che sono gravi ma purtroppo i social non sono uno strumento valido per tutti. Poi si legge di pedofilia, stalking e robe così. E’ un problema sociale. Non è un problema che Allegri non capisce niente, che può essere pure vero. È un problema sociale perché i social non sono per tutti.

 

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