Bocciato l’arbitraggio di Fabbri che nel finale ammonisce Malcuit per un fallo che non c’era (nell’errore, avrebbe dovuto espellerlo)
Bocciato l’arbitro Fabbri
L’ex arbitro Marelli boccia la direzione di gara di Napoli-Torino ad opera di Fabbri. Marelli evidenzia due errori: la mancata espulsione di Allan che insulta il direttore di gara; e il pasticcio finale con il fallo che non c’è su Belotti: prima punisce Allan, ma il non fallo è di Malcuit che – nell’errore – andava espulso e non ammonito.
Ecco lo scritto di Marelli:
“Continua il periodo negativo del neointernazionale di Ravenna, apparso molto appannato da ogni punto di vista. Anche per lui come per Doveri è fondamentale ritrovare fiducia nei propri mezzi e riacquistare sicurezza in campo. E, soprattutto, evitare di farsi dire di tutto in faccia. Non mi soffermo ulteriormente su episodi particolari ma solo su un paio che fotografano il momento di Fabbri. Al minuto 64 l’arbitro interrompe il gioco per sanzionare un fallo di Allan a centrocampo:
La reazione di Allan
Fallo netto, ammonizione conseguente corretta per un intervento molto in ritardo e sicuramente imprudente. Quel che accade dopo è ingiustificabile, sia da parte di Allan che, conseguentemente, di Fabbri:
Il primo frame rappresenta Allan mentre bestemmia, la seconda mentre manda “a cagare” (scusate il francesismo ma è cronaca) l’arbitro che, a due metri, non può non aver sentito. Passi per la bestemmia: è inelegante, è un’espressione inaccettabile ma si può comprendere in campo un momento di nervosismo. Inaccettabile, invece, l’insulto rivolto successivamente all’arbitro: se non si espelle un calciatore di fronte ad un’espressione del genere urlata da pochi metri allora vale tutto. Un arbitro non può farsi mandare platealmente in questo modo, in nessuna categoria.
Il contropiede di Belotti
Al minuto 91, su contropiede del Torino, Belotti cade a terra dopo un contatto con Malcuit:
Questa immagine non chiarisce nulla ma serve solamente ad identificare la dinamica dell’azione: Belotti, una volta saltato Malcuit, si sarebbe trovato solo di fronte al portiere del Napoli. Fabbri fischia, assegna punizione al Torino ed ammonisce per la seconda volta Allan. L’errore è oggettivamente clamoroso:
Al di là del fatto che Malcuit non ha commesso alcun fallo, Allan si trova a mezzo metro abbondante da Belotti nel momento in cui l’attaccante del Torino cade a terra. Fortunatamente, in questi casi, il VAR può intervenire con proprio overrule (e senza “on field review“) per il cosiddetto “scambio di persona”. Motivo per cui Fabbri ha revocato il cartellino giallo di Allan, comminandolo a Malcuit. Ma c’è di più ed è per questo che ho postato la prima immagine: il cartellino giallo è senza alcun senso.
Ma una volta fischiato il fallo, una volta resosi conto dell’errore di persona, l’unico cartellino possibile per Malcuit, ultimo difensore di fronte a Belotti, avrebbe dovuto essere il rosso per DOGSO. Perché il VAR non è intervenuto? La domanda me la pongo e la risposta me la fornisco da solo (e non piacerà).
Il VAR La Penna, rivedendo l’episodio, si è sicuramente accorto del fatto che non ci fosse alcun fallo. Se avesse richiamato Fabbri, per quale motivo avrebbe dovuto farlo? Per evitare che Fabbri lasciasse in campo un calciatore che doveva essere espulso? In questo caso Fabbri avrebbe dovuto effettuare la “on eld review” poiché non si tratta di una rilevazione (come nel caso dello “scambio di persona”) ma di una valutazione soggettiva. Il paradosso è che Fabbri, chiamato per un cartellino rosso, avrebbe visto immagini che dimostravano un contatto tutt’altro che irregolare. Insomma, un cortocircuito per il quale andrà trovata una soluzione nel protocollo.