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Anche Sinisa Mihajlovic si iscrive al partito della cazzimma

Il tecnico del Bologna la invoca per salvare la sua squadra, ma anche Sarri, Benitez, Spalletti, Stroppa ne hanno fatto uno stile di gioco

Anche Sinisa Mihajlovic si iscrive al partito della cazzimma

Il calcio che sdogana

Tra un po’ ce la ritroveremo sulla Treccani. “Cazzimma” napoletanissima parola sdoganata da un po’ nel mondo del calcio al seguito di allenatori che hanno trovato nel gergo napoletano quel lessico che sa fotografare un particolare momento tattico-tecnico-emotivo di una squadra: «Bisogna avere cazzimma».

Mihajlovic

L’ultimo arrivato nell’elenco dei tecnici da cazzimma è Sinisa Mihajlovic, neo allenatore del Bologna. Nel messaggio ai tifosi dice: «Credo che la squadra non abbia mai sbagliato atteggiamento. Forse un po’ di timidezza è emersa e serviva una cazzimma maggiore. Chiedo al tifo di starci vicini. Solo insieme ne possiamo uscire».

Ancelotti, Sarri e Benitez

Anche Carletto Ancelotti sdoganò la cazzimma contro la Lazio: «Mi è piaciuta la squadra per generosità e sacrificio, questo a volte è mancato ma oggi c’è stata ‘cazzimma’». E’ che dire di Sarri che presenta la vittoria con la Samp: «Non potevamo giocare il nostro calcio abituale per via del terreno, mai ragazzi ci hanno messo cazzimma». Nel 2014 standing ovation dea Rafa Benitez che presentava la partita con lo Young Boys: «La strada è giusta però bisogna migliorare nell’intensità e avere più cazzimma in certi momenti!», disse l’allenatore spagnolo nella conferenza pre gara. Cazzimma senza confini.

Novellino e Stroppa

A Palermo Novellino la utilizzò per provare a tirar fuori i suoi da una zona difficile di classifica: «Porto la mia esperienza ma soprattutto credo nella salvezza. Ce la giochiamo noi, non dobbiamo guardare le altre. Serve la cazzimma. Non posso stravolgere tutto in tre giorni, vanno fatte poche cose ma buone». Le parole dell’allenatore del Crotone Giovanni Stroppa, prima della sfida contro il Brescia: «Bisogna avere la “cazzimma” di fare risultato». Ma qui il termine cazzimma fu usato un po’ impropriamente. Finanche Spalletti, al termine di un match con Juve dice: «Non riusciamo a mantenere alto il livello di cazzimma». Ed anche qua il termine è usato impropriamente perché la cazzimma non è duratura ma nasce istantanea e momentanea. E ancora Agostinelli, Bucchi, Giuliani, Rastelli, Sosa. Tutti iscritti al partito della cazzimma. L’accademia della crusca cita

Pino Daniele

Pino Daniele come teorico della cazzimma. «Chi non è napoletano e non ha mai avuto modo di sentire questo termine, si chiederà giustamente di che si tratti. Ebbe’, “cazzimma” è un neologismo dialettale molto in voga negli ultimi tempi. Designa la furbizia accentuata, la pratica costante di attingere acqua per il proprio mulino, in qualunque momento e situazione, magari anche sfruttando i propri amici più intimi, i propri parenti […]. È l’attitudine a cercare e trovare, d’istinto, sempre e comunque, il proprio tornaconto, dai grandi affari o business fino alle schermaglie meschine per chi deve pagare il pranzo o il caffè (P. Daniele, Storie e poesie di un mascalzone latino, Napoli, Pironti, 1994, pp. 52-53)». Vocabolo del calcio da oggi con un altro allenatore iscritto al partito della cazzimma

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