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Milik e Mertens, il Napoli scopre il doppio centravanti e quanto si soffre senza Koulibaly

Il Napoli batte il Bologna 3-2. Troppe amnesie difensive. per fortuna bastano i due attaccanti: doppietta del polacco e gol decisivo di Dries nel finale

Milik e Mertens, il Napoli scopre il doppio centravanti e quanto si soffre senza Koulibaly

Un altro gol nel finale

E alla fine ci pensa Dries Mertens. A due minuti dalla fine di una partita che il Napoli stava pareggiando 2-2, il belga ha voluto metterci il suo zampino e ha salvato Ancelotti e i suoi da venti giorni che sarebbero stati all’insegna di critiche incessanti. Venti giorni di saittella. All’88esimo, sul 2-2, dopo che il Bologna per ben due volte aveva pareggiato, e sempre con colpo di testa su calcio da fermo, Mertens ha sferrato un destro da fuori area su cui Skorupski non è stato impeccabile. Il resto sono stati minuti intensi, con un’altra parata di Meret che ha salvato il risultato. Tre a due e il Capodanno è salvo. Così come il resto, più o meno. Il Napoli chiude a 44 punti il girone d’andata e si mette alle spalle la serata di San Siro che è stata brutta per tutti. Innanzitutto per il calcio italiano.

Stavolta non si può dire che il Napoli non ci abbia messo carattere e voglia di vincere. C’è stato soprattutto quello. Il Napoli si conferma squadra che non si arrende e in grado di segnare nei minuti finali. Come a Cagliari. Come a Genova. Come a Bergamo. Come contro la Roma. Come con la Fiorentina. Un marchio di fabbrica di questa squadra. La zona Cesarini è il pane di questo gruppo.

Tanti errori, soprattutto in difesa

Una partita tutt’altro che scintillante. Con troppi errori commessi dagli azzurri che hanno mostrato una difesa horror sulle palle alte. Si è avvertita oltre modo l’assenza di Koulibaly che non a caso fin qui era stato sempre presente con Ancelotti. Il Napoli ha subito due gol quasi in fotocopia. Entrambi su calcio da fermo. Ed entrambi su colpo di testa. Sul secondo, a nostro avviso, Meret avrebbe potuto anche provare l’uscita. Probabilmente non si aspettava che Albiol fosse sovrastato da Danilo. Ma sul 3-2, nei convulsi minuti finali, è stato ancora una volta il portiere friulano a salvare il risultato con una parata bassa. Non difficile come quella contro la Spal, comunque insidiosa.

Fino al gol del 2-2, era stata la partita di Arkadiusz Milik. Per lui due gol, una traversa, un recupero palla che strappa gli applausi e tre punti consegnati al Napoli. Sembrava la sua giornata, e lo è stata. Dieci gol in campionato, per la prima volta in doppia cifra da quando è in Italia. Nella sua prima stagione finalmente non tormentata dagli infortuni. Ma il Napoli si è complicato la vita. E ha così scoperto quant’è bella la vita col doppio centravanti: uno falso e uno vero. Giochiamo. Uno più dinamico e l’altro di peso. Due centravanti, tre gol. E terzo attacco del campionato con 37 reti, dietro alla sorprendente Atalanta e alla Juventus.

Buona prova del Bologna

È stata la giornata dell’orgoglio per Kalidou Koulibaly. Il San Paolo ha scandito il suo nome a inizio partita e ne ha avvertito forte la nostalgia su ogni pallone alto che attraversava l’area di rigore azzurra. Ancelotti ha dovuto fare a mano del senegalese, di Insigne e di Hamsik. Ma fare la formazione per il tecnico di Reggiolo non è mai un problema. Ha confermato Meret in porta, alla terza gara consecutiva. Ha lasciato fuori Hysaj per la seconda volta di fila e gli ha preferito Malcuit che ha giocato una discreta partita. A sinistra Ghoulam. E a centrocampo la coppia Allan Zielinski col polacco che ha portato palla, ha fatto spesso salire il Napoli, a strappi come lui sa fare. Con le sue pause e i suoi inspiegabili errori. Infine il ritorno di Verdi che non giocava dal 20 ottobre quando, a Udine, si infortunò dopo appena quattro minuti.

Il Bologna di Inzaghi non ha affatto demeritato. Non ha mollato mai. Ha cominciato meglio. Ha messo in difficoltà gli azzurri con molte ripartenze affidate soprattutto a Palacio che continua a dare dimostrazione di talento e di tenacia. Ha giocato un buon primo tempo e nella ripresa ha avuto comunque il merito di non abbattersi dopo il 2-1.

I gol. Al 16′ cross da destra di Malcuit, batti e ribatti in area con Mertens che prova e poi il pallone finisce a Milik che in scivolata è lesto col destro: gol. Rete da centravanti d’area. I bolognesi protestano per un tocco di mano di Mertens in area, ma il Var non ravvisa nulla. Il Napoli crea altre occasioni: un destro a giro di Mertens che Skorupski leva dall’incrocio dei pali. E poi Milik per due volte: su calcio d’angolo di Ghoulam la spizza di testa e il pallone bacia la parte superiore della traversa; un minuto dopo, bella azione di Verdi, cross di sinistro e colpo di testa in torsione ancora di Milik: fuori.

Poi, all’improvviso, al 37esimo, il pareggio del Bologna. Punizione da 35 metri, cross, sponda di Palacio e Santander colpisce sul primo palo. Imparabile per Meret.

Nella ripresa, dopo sette minuti Milik segna da centravanti vero, con un imperioso colpo di testa dopo aver vinto il duello fisico col suo avversario. Il cross è ancora una volta di Malcuit. Il Napoli, a dieci minuti dalla fine, prova a rovinarsi la vita. Ma a salvare tutto ci pensa il secondo centravanti. Ancelotti non sarà contento della prestazione, ma in queste occasioni è importante portare il raccolto a casa. Questa sera, dopo Milano, era doppiamente importante.

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