Alla terza stagione, finisce il regno di Mou ad Old Trafford. Tre trofei conquistati, ma è fallita la missione di diventare il nuovo Ferguson.
Una stagione disastrosa
Finisce dopo due stagioni e mezza l’avventura di José Mourinho sulla panchina del Manchester United. Il manager portoghese è stato esonerato dai Red Devils, questo il link al comunicato ufficiale del club inglese che solleva dall’incarico l’ex di Chelsea e Real Madrid. L’avventura di Mou si conclude con tre trofei, il Community Shield 2016, la League Cup e l’Europa League 2017. L’inizio di stagione dei Red Devils è stato però disastroso, sesto posto in classifica e passaggio del turno in Champions, al secondo posto dietro la Juventus. Proprio in casa dei bianconeri, l’ultimo gesto eclatante della sua controversa storia mediatica: mano all’orecchio per rispondere a una partita di insulti da parte degli insulti bianconeri. Ora è quasi scontato che quell’immagine, diventata iconica in pochi secondi, si riveli un boomerang social per l’allenatore portoghese.
È la fine di un’era, Mourinho è al secondo esonero della carriera. Il primo, al Chelsea, arrivò in una situazione molto diversa: i Blues erano campioni in carica, anzi erano stati letteralmente “costruiti” in due archi temporali diversi. Dopo un anno, ecco l’approdo ad Old Trafford per cercare di ripercorrere le orme di Ferguson. Missione fallita, evidentemente. Il Manchester United ha annunciato l’arrivo di «un traghettatore» fino al termine della stagione. Allo stesso tempo, però, ha anche avviato il processo di reclutamento per «un nuovo manager a tempo pieno». I nomi più caldi in caso di successione immediata sarebbero quelli di Zidane e Conte.