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Var in Champions: si parte già dagli ottavi di quest’anno?

La strada sembra tracciata, l’ok definitivo potrebbe arrivare il prossimo 3 dicembre. Alla Uefa sembrano rimpiangere il conservatorismo anti-Var.

Le parole di Ceferin

Nell’ambito dell’incontro a Bruxelles in cui ha “illustrato” il futuro del calcio europeo (insieme ad Andrea Agnelli), il presidente della Uefa Aleksander Ceferin ha aperto al Var in Champions League. Già a partire dalla fase ad eliminazione diretta di questa stagione. «Al più tardi, a partire dal prossimo anno». Insomma, siamo vicini alla rivoluzione, dopo la Premier sta per cadere pure l’ultimo baluardo No-Var.

La Gazzetta dello Sport, però, racconta come l’implementazione della tecnologia per quest’anno sia da considerare come un’operazione difficile. È una questione di tempi ristretti: «L’eventuale via libera deve arrivare il 3 dicembre dall’Esecutivo Uefa di Dublino. In caso di mancata approvazione per quella data, si ritornerà all’ipotesi originaria: Var in campo ad agosto 2019 in Supercoppa a Istanbul, poi in Champions dai playoff della prossima edizione, quindi all’Euro 2020».

Solo questione di tempo

Ci siamo, dunque. Ormai è solo questione di tempo. E tecnologica, come spiega la rosea: «Superato il problema del segnale video, avremo
la Var a febbraio. Che cosa manca? Di fatto, soltanto l’okay del rapporto tecnico. “entro una settimana lo riceverò e capirò se siamo pronti per la Var”, dice Ceferin».

Si va verso il sì, gli arbitri sono pronti e ormai abituati ad utilizzare lo strumento in quasi tutti i campionati del mondo. L’ultima questione da superare resta il numero di broadcaster che trasmettono la Champions: «La scelta del provider è arrivata in ritardo, c’è l’impossibilità di una sede centralizzata come a Mosca, per i Mondiali. Per cui gli arbitri Var dovranno andare in giro per i campi come gli arbitri di campo. Serve però la sicurezza che il segnale video sia forte e affidabile e che le immagini arrivino. Problemi non insuperabili, soprattutto sotto la spinta di un’opinione pubblica che chiede la Var in un torneo nel quale, nelle ultime due stagioni, gli errori arbitrali purtroppo non sono mancati. L’impressione che è l’Uefa si sia un po’ pentita del suo conservatorismo. Visti i problemi in questa fase a gruppi, pare che voglia evitare un’eliminazione diretta discussa come quella dell’anno scorso».

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