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De Laurentiis: «Ancelotti può rimanere per anni, con Sarri era diventata una questione di denaro»

Aurelio De Laurentiis intervistato dal Corriere dello Sport: «Carlo è entusiasta di Napoli, con lui c’è un rapporto umano importante».

De Laurentiis: «Ancelotti può rimanere per anni, con Sarri era diventata una questione di denaro»
Aurelio De Laurentiis

L’intervista al Corriere dello Sport

Torna a parlare Aurelio De Laurentiis. In un’intervista al Corriere dello Sport, il presidente del Napoli racconta l’ingaggio di Ancelotti e i primi mesi partenopei del tecnico emiliano. Le dichiarazioni più significative del patron azzurro: «Erano anni che io e Carlo eravamo in contatto telefonico. Mi aveva colpito il suo equilibrio, ma anche la sua educazione, perché quando intuiva che non ci sarebbero stati margini per trattative non insisteva».

De Laurentiis torna a parlare di Sarri: «Credevo di aver incontrato un allenatore che si sarebbe trattenuto a Napoli per un lungo periodo. Avrei potuto tenerlo, anche perché aveva altri due anni di contratto. Ma ad un certo punto è diventata una questione legata esclusivamente al denaro. Di colpo, attraverso l’impatto mediatico o certi opinionisti, si stabilisce che un contratto vada adeguato. E allora che valore ha un accordo appena siglato? Noi eravamo già passati da 700mila euro ad un milione e mezzo. Poi però ho sentito dire: col prossimo contratto voglio arricchirmi. E le dichiarazioni d’amore per la città? Io ci avevo creduto, poi però mi sono domandato: e se stesse usando me come sponda?».

«Potrei rimanere qua per sei anni

La confessione di Ancelotti nelle parole del presidente: «L‘altro giorno Carlo era a Ischia, e mi ha telefonato entusiasta: “Aurelio, qui potrei rimanerci anche per sei anni”.  Con lui si vive un rapporto umano, discutendo amabilmente dei reciproci interessi. E se parlo di calcio, non si offende: prima del Liverpool, al mattino, gli ho telefonato. Dopo che avevo espresso alcuni pareri, garbatamente, ma anche con autorevolezza e autorità, mi ha detto: “Presidè, stai tranquillo che la vinciamo”. Io l’ho preso in parola e all’87esimo ho pensato: vuoi vedere che succede?».

I giocatori

De Laurentiis su Insigne: «Lorenzo non mi ha stupito. È un prodotto di Napoli e del Napoli, città complicata in cui è difficile essere profeta in patria. Più che da altre parti. Ha dimostrato di essere uomo. È uno di famiglia e ha una testa per ragionare.

Il rinnovo di Zielinski: «Quella di Piotr è una partitura ancor a tutta da scrivere e da immaginare. Il vero Zielinski non è stato ancora visto appieno e codificato del tutto e questa altalena forse genera in lui un’insicurezza a cui saprà ovviare».

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