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La trattativa-Sabaly conferma i dubbi sul rientro di Ghoulam

Il Napoli pare aver scelto un terzino in grado di giocare su entrambe le fasce, in modo da garantre a Ghoulam un recupero senza ansie dopo i due infortuni.

La trattativa-Sabaly conferma i dubbi sul rientro di Ghoulam

Il terzino ambidestro

Hysaj, Maggio, Ghoulam e Mario Rui. Il Napoli 2017/2018 si presentò così ai nastri di partenza, due uomini per ogni slot dei laterali difensivi. Un numero congruo, coerente, un titolare e un’alternativa con gerarchie ben stabilite. E con Hysaj in grado di disimpegnarsi sulla fascia sinistra, in caso di emergenza. Poi, l’infortunio di Ghoulam complicò di molto i piani. Hysaj e Maggio titolari nelle prime uscite, poi Hysaj e Mario Rui insieme fino al termine del campionato. Con Milic arrivato da svincolato per puro scrupolo numerico, zero presenze per il terzino croato.

Qualche mese dopo, il Napoli è ancora senza Ghoulam: l’algerino non si allena, è reduce da un doppio stop lungo e grave, ha avuto altri problemi durante la degenza e dovrebbe prolungare la sua assenza. Maggio è andato via, il Napoli ha due esterni bassi di ruolo (Hysaj e Mario Rui) ed ha dovuto adattare Luperto durante il ritiro. Stesso discorso per Allan, provato come laterale destro contro il Carpi e “promosso” da Ancelotti dopo l’amichevole con gli emiliani.

In ogni caso, al Napoli manca ancora un uomo per completare i quadri numerici del ruolo. L’erede di Maggio, per banalizzare il concetto. E allora Arias, oppure Sabaly, doppia trattativa portata avanti in parallelo con il colombiano che sembra in vantaggio, perché il senegalese è reduce da un infortunio e non si hanno certezza sulle sue condizioni. Poi, ecco il nuovo controsorpasso. Di nuovo Sabaly. Per una questione di passaporto (il senegalese è comunitario, doppia nazionalità francese), in combo con Arias (extracomunitario); e perché il buon Youssouf può giocare anche a sinistra. È un terzino ambidestro. Il modo migliore per integrare Mario Rui in attesa del ritorno di Ghoulam.

I dubbi

È una questione di semplice matematica. Con Arias, uno specialista della corsia destra, il Napoli avrebbe occupato solo lo slot di “vice-Hysaj”. Con Sabaly, stesso risultato e nuova alternativa a sinistra. Forse migliore di Hysaj, considerando le difficoltà dell’albanese nel giocare sulla corsia mancina.

Evidentemente, il Napoli ha bisogno di coltivare con calma il recupero di Ghoulam. Anzi, ha bisogno di verificare il percorso di rientro dell’algerino, di garantirgli una riabilitazione completa, totale, quello che gli è mancato nello sprint dell’ultima stagione dopo l’incidente col Manchester City. Il club partenopeo non è stato (ancora) chiaro sui reali tempi di recupero di Faouzi, può darsi che la sua condizione non dia garanzie di esporsi in maniera diretta, di sbilanciarsi in merito al ritorno in campo a pieno regime. L’ultimo intervento risale a pochi giorni fa, il terzo negli ultimi nove mesi. Giusto mantenere una certa cautela, proprio per evitare il ripetersi di certi problemi.

È una situazione difficile cui il Napoli sta provando a porre rimedio col calciomercato. La strada più sicura, forse meno suggestiva dell’idea-Luperto, ma mettere insieme tutte le esigenze e soddisfarle con una sola operazione è una strategia intelligente. Inoltre, la scelta di Sabaly aprirebbe anche la strada ad Ochoa. Tutti contenti, più o meno. In attesa di capire il destino di Ghoulam.

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