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Il progetto del Napoli, condiviso da Ancelotti, è la risposta a Cristiano Ronaldo

La psicosi di Cavani nasce anche dall’effetto-Ronaldo, per cui il Napoli deve per forza rispondere al colpo ad effetto della Juventus.

Il progetto del Napoli, condiviso da Ancelotti, è la risposta a Cristiano Ronaldo
Foto Ssc Napoli

Una strana idea

Cristiano Ronaldo alla Juventus è un colpo di mercato enorme. L’abbiamo detto, pensato, scritto, siamo ai livelli di Maradona al Napoli, qualcuno sostiene anche oltre ma non è il Napolista il luogo per questo dibattito. Non vogliamo parlare neanche della cifra tecnica del trasferimento, quanto dell’impatto che ha avuto su tutto il mondo circostante. E che ha fatto piombare Cavani nella narrazione di mercato del Napoli.

Chiariamoci subito: anche noi del Napolista siamo stati complici della suggestione, con un pezzo sull’attaccante uruguagio a Napoli insieme a Di Maria. Una nostra fonte ci ha passato e confermato questa indiscrezione, smentita poi da De Laurentiis – ma non dai fatti. Scrivere di un possibile passaggio di Cavani per Napoli, però, non vuol dire pensare che il Napoli debba acquistare un centravanti così forte perché deve rispondere alla Juventus. No, il Napoli non deve farlo, non ha l’obbligo di farlo. È una strana idea che alberga nel racconto del nostro calcio, per cui si giocano due campionati diversi, uno del mercato e uno del e sul campo. Botta della Juventus, risposta del Napoli. Un Cavani per un Ronaldo, come se non ci fosse l’alternativa di un progetto.

Il Napoli ha un progetto, ce l’ha chiaro e preciso e definito in ogni suo angolo. All’inizio di giugno avevamo scritto di come Ancelotti fosse ancora mancante nel mercato del Napoli. Gli chiedevamo «non per forza campionissimi, ma anche giovani che sembrano predestinati oppure calciatori esperti che possano garantire quel salto di qualità a livello di personalità». È arrivato Fabian Ruiz, che fa decisamente parte del primo gruppo. Evidentemente, è la strada scelta di comune accordo con De Laurentiis per far crescere il suo club. E Ronaldo non c’entra nulla, non deve entrarci.

Un attacco completo

Cavani è fuori target, almeno alle cifre di oggi. Tra l’altro, la richiesta di e per un centravanti di questo livello sconfessa tutte le teorie espresse l’anno scorso sull’organico del Napoli. Che non era completo perché mancava un’alternativa credibile a Mertens (Milik era infortunato) e perché Callejon aveva solo Ounas come sostituto. Bene, oggi il Napoli ha Inglese e Verdi in questi stessi slot. Per una spesa totale di 35 milioni di euro. E ha anche recuperato Milik. Potrebbe avere anche Younes come vice-Insigne, per un totale di otto calciatori offensivi compreso Ounas.  Insomma, un reparto quantitativamente completo, anzi in overbooking, e tatticamente vario.

In un attacco del genere, Cavani sarebbe un di più innescato dall’urgenza di rispondere a Ronaldo. Cosa che, tra l’altro, viene chiesta solo al Napoli. Dai suoi stessi tifosi e da alcuni giornalisti. Non viene chiesta alla Roma semifinalista di Champions (che nel frattempo ha venduto Nainggolan e Alisson); tantomeno viene chiesta all’Inter che sta lavorando sul mercato esattamente come il Napoli, assecondando il suo progetto di squadra, l’idea di calcio di Spalletti. E sta lavorando benissimo.

Cavani e il Napoli

Sia chiaro: questo Napoli, con Cavani, avrebbe una grande iniezione di qualità ed entusiasmo puramente emotivo, oltre a un surplus tecnico. Ma nel frattempo è una società che ha lavorato e sta lavorando, non solo sul mercato. L’ha scritto Guido Ruotolo quattro giorni fa: «Il tormentone per il centravanti uruguayano spegne l’entusiasmo intorno alla squadra azzurra, fa dimenticare la forza del suo progetto. Ecco, i tifosi napoletani mi sembrano ciechi. Perché non vedono le novità, gli acquisti, il cambio di passo della società? Qual è la causa di questa malattia direi quasi sadomasochista?».

Che poi, seppure volessimo analizzare solo la strategia tecnica, basterebbe pensare che:

a) il Napoli ha messo sotto contratto il più titolato vincente allenatore in Europa, anzi uno dei più titolati della storia del calcio

b) una squadra che ha fatto 91 punti in campionato ha sostituito Reina con Meret, Jorginho con Fabian Ruiz ed ha aggiunto Verdi all’organico, senza alcuna cessione.

c) manca ancora un mese alla fine del mercato e deve acquistare un terzino destro o ambidestro per essere numericamente completa.

Il problema, e torniamo all’inizio, è pensare come se il Napoli avesse bisogno di Cavani per esser realmente competitivo. Non è propriamente così, lo dicono i fatti, i numeri. Inoltre ci sarebbe da riflettere per quanto riguarda i trasferimenti ad incastro, per cui il Napoli non può muoversi se prima il Psg non decide di cedere Cavani e quindi di acquistare un sostituto di pari livello. Dal punto di vista economico, la Ssc Napoli è periferia dei top club. E deve/può (vuole?) aspettare gli sviluppi di mercato al livello superiore. Per merito e non per colpa di De Laurentiis.

Il Napoli è la risposta a Ronaldo

L’affare Ronaldo-Juventus deve essere visto per quello che è, ovvero una grande operazione di business (sportivo e non) del club bianconero. Esercitare l’arte del paragone con altre società meno ricche è fuorviante, e spinge all’equivoco di fondo per cui un progetto lungimirante non possa essere la risposta. Quella teoria tutta italiana per cui solo un colpo da novanta può rappresentare la dignità di una risposta.

Per noi il Napoli può e deve essere la risposta a Ronaldo. Tutto il Napoli, nell’interezza del suo progetto tecnico e societario. Se Cavani riuscirà ad entrare in questo meccanismo, se tutti i requisiti saranno soddisfatti, allora tutto bene e tutti d’accordo. Ma questa squadra è forte anche senza di lui, basta cancellare una psicosi che non ha senso di esistere. Esattamente come il campionato del calciomercato.

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