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Diritti Tv a Sky e Perform, la Serie A vale 973 milioni a stagione (più bonus)

Sommando i vari contratti, la Serie A si avvia ad incassare 1,5 miliardi l’anno. La vendita per esclusiva, in questo momento, “costerà” il doppio abbonamento agli appassionati.

Diritti Tv a Sky e Perform, la Serie A vale 973 milioni a stagione (più bonus)

L’articolo della Gazzetta

Ce l’abbiamo fatta, probabilmente. La Serie A ha finalmente portato a termine la vendita dei diritti televisivi per il triennio 2018-2021. La spuntano Sky e Perform, per un totale di 973 milioni a stagione. Sono 77 milioni in meno rispetto all’offerta di 1050 milioni presentata da Mediapro, accettata a suo tempo e poi rigettata. C’è un incremento rispetto all’ultimo triennio (945 milioni per i diritti domestici), ma di poco conto. Anche se, come spiega la Gazzetta dello Sport, ci saranno dei bonus che potranno arrivare fino a 150 milioni a stagione.

I pacchetti e le cifre

Andiamo per gradi: la Serie A si prepara ad una nuova era televisiva, per orari e copertura. Leggiamo dalla Gazzetta: «A Sky i due pacchetti principali, con 7 partite a giornata: le finestre del sabato alle ore 15 e alle 18, della domenica alle 15 (due gare), alle 18 e alle 20.30 e del lunedì alle 20.30. Va a Perform, per la nascente piattaforma web, il terzo pacchetto con le restanti tre partite: sabato alle 20.30, domenica alle 12.30 e alle 15. Ogni evento è in esclusiva, però si andrà verso la ritrasmissione delle gare non acquistate attraverso accordi tra gli operatori, in modo da evitare agli appassionati di dover comprare un secondo abbonamento per vedere tutto il campionato».

Sky ha investito 780 milioni, Perform gli altri 193. Più i bonus di cui abbiamo già scritto, fino a 100 milioni per Sky (in relazione al numero degli abbonati) e 50 da Perform in base al fatturato. Nessuna offerta da parte di Mediapro, Mediaset e Tim. Il conto finale tra diritti domestici, esteri, Coppa Italia e Supercoppa tocca quota 1,4 miliardi l’anno. Con i bonus, si potrà arrivare fino alla quota “ics” di 1500 milioni. Una previsione ottimistica, soprattutto dopo la querelle con Mediapro.

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