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De Laurentiis: «Il pallino deve essere delle società, il calcio è industria»

Botta e risposta tra De Laurentiis e il designatore Rizzoli: « Le implicazioni economiche sono enormi, i club al centro del processo decisionale».

De Laurentiis: «Il pallino deve essere delle società, il calcio è industria»
Aurelio De Laurentiis

Al convegno sul Var

Botta e risposta tra Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, e Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli. Dopo gli interventi senza contraddittorio, (quello di ADL e quello di Rizzoli) al centro del confronto c’è la professionalizzazione della classe arbitrale e il rapporto con la Lega.

Rizzoli:«Le regole ci sono già, e sono chiare. Se dovessimo leggerle tutte, vi rendereste conto quanto il protocollo sia dettagliato, lasci poco margine e si possa modificare. L’obiettivo è di arrivare alla comunicazione alla società, spiegheremo il perché delle decisioni del Var. È uno strumento che va sempre migliorato, fino alla tecnologia 3D. Sul discorso dei tecnici, è una prova da fare. Poi: chi sono i tecnici?, Hanno allenato una squadra o un’altra?».

De Laurentiis: «Se siamo un’industria e non solo uno sport, il boccino deve stare in mano alla Confindustria. Dobbiamo prendere noi le decisioni che non possono passare sopra la nostra testa. Le implicazioni economiche sono enormi, dobbiamo decidere noi. Non possiamo essere alla mercé di altri».

Continua De Laurentiis: «Visto come Sky si è preoccupata di Mediapro che era fuori dal legalese? Chiaramente il calcio ha una responsabilità di comparto industriale, ed economica, molto importante. La Lega di Serie A è la Confindustria? Dovrebbe dire il ruolo dell’Italia nel prossimo quinquennio? Dobbiamo definire l’obiettivo del calcio. Basta vivere col compromesso, il calcio o è sport o è industria. Il compromesso è la cosa più stupida che possa capitare nella vita».

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