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Areola, poi Leno e Rui Patricio: la prima necessità del Napoli è acquistare un portiere

Alphone Areola, 25enne del Psg, è balzato in pole position (anche per il gradimento di Ancelotti). Il mercato del Napoli riparte dai portieri, e sarà una scelta tecnica e “politica”.

Areola, poi Leno e Rui Patricio: la prima necessità del Napoli è acquistare un portiere

Il vuoto a Castel Volturno

Niente allarmismi, il campionato è finito da appena cinque giorni. E il mercato non è neanche ufficialmente cominciato. Però, pensiamoci insieme: il Napoli non ha un portiere. Non si tratta di non avere “il” portiere titolare, è una condizione ancora diversa, più profonda: su tre slot disponibili, il Napoli ha un solo portiere, Luigi Sepe. Il procuratore del quale ha già messo in chiaro le cose: all’inizio del calciomercato andrà via, cercherà una nuova avventura altrove.

Quindi, zero portieri su tre. Reina al Milan, Rafael ha già salutato, Sepe saluterà. Il mercato del Napoli dovrà iniziare per forza da lì. E in realtà è già iniziato, secondo le indiscrezioni dei giornali: il discorso su Rui Patricio va avanti ormai da un mese, le interviste con gli intermediari che curano la trattativa-Leno hanno un ritmo giornaliero sulle radio che parlano di Napoli. Insomma, suggestioni a parte: il Napoli si sta muovendo, e il target di riferimento sembra chiaro. Portiere straniero, con buona esperienza internazionale ma non troppo costoso. Possibilmente giovane, e anche per questo ultimamente Leno aveva superato Rui Patricio nella gerarchia. Aveva, sì. Perché ora c’è un nome nuovo a condurre le danze: Alphonse Areola.

Effetto Buffon

Come al solito: si tratta sempre di indiscrezioni, non abbiamo notizie ulteriori in merito. Però ci sono degli indicatori che spingono in direzione del portiere francese. Intanto, la militanza comune al Psg con Ancelotti: nella stagione 2012/2013, fu proprio il tecnico di Reggiolo a lanciare Areola in prima squadra, due presenze in Ligue 1, le prime da professionista. Come dire: parliamo di due persone che si conoscono, che probabilmente si stimano.

E poi c’è il discorso legato a Gianluigi Buffon. L’ex portiere della Juventus dovrebbe accasarsi a Parigi, e se Areola ha vinto solo nell’ultima stagione il duello con Trapp per la maglia da titolare (dopo un anno di alternanza, il francese è diventato la prima scelta di Emery in Ligue 1 e Champions), difficilmente potrebbe spuntarla con un concorrente così ingombrante. Tanto che, secondo le voci in arrivo dalla Francia, Alphonse si era già rassegnato ad una condizione di subalternità rispetto a Buffon, si era detto «felice di restare per imparare il più possibile da un monumento come lui».

Ovviamente, si tratta di una situazione che potrebbe cambiare. Soprattutto se dovesse arrivare l’offerta giusta, magari da una squadra alla ricerca di un numero uno su cui costruire un progetto che duri nel tempo. Areola è un classe 1993, ha ampi margini di miglioramento.

Rispetto al gruppo del Leno/Reina, portieri che interpretano il ruolo in modo moderno, con grande attenzione al gioco con i piedi e al mantenimento di una posizione alta, parliamo di un portiere più tradizionale. Reattivo tra i pali, bravo a leggere preventivamente il posizionamento ma in grado anche di allungarsi molto per effettuare interventi di buon impatto spettacolare. Come tutti i portieri, non mancano momenti di distrazione. Infine, i numeri della distribuzione: 91% di precisione dei passaggi in Ligue 1, una quota soddisfacente che però si abbassa in Champions League (79%). Molto dipende dall’atteggiamento della squadra, la lettura di una statistica grezza serve a poco. Anche perché non conosciamo ancora l’approccio difensivo del Napoli di Ancelotti.

Il problema delle liste

Vedremo come si evolverà la situazione, in questo momento abbiamo “scelto” il portiere francese per assecondare una pura suggestione di mercato. Il Napoli continua ad essere vigile su Leno e Rui Patricio, qualcuno scrive anche su Perin ma la realtà è che il portiere del Genoa sceglierà la Juventus e una vita da dodicesimo contento.

Anche il Napoli dovrà riflettere molto sugli slot dei portieri. Per un problema riferito alle liste da consegnare alla Figc e alla Uefa per la prossima stagione. Ricordiamo i paletti: almeno quattro calciatori cresciuti nel proprio vivaio, ovvero con un periodo di formazione almeno triennale nelle squadre giovanili. In caso di mancato adempimento, gli slot mancanti vanno lasciati liberi. Il Napoli ha Insigne in organico, più Gigi Sepe. Quindi ha “perso” solo due slot per calciatori sopra i 21 anni. L’ideale, per assecondare questa necessità “politica”, sarebbe mantenere Sepe in organico come secondo, oppure registrare un terzo che rispetti questo parametro. Ci sarebbe Nikita Contini, nell’ultima stagione in prestito al Pontedera, ma a quel punto il Napoli dovrebbe acquistare due portieri, il “primo” e il “secondo”.

Insomma, vuoi o non vuoi il mercato deve ripartire da qui. E deve ripartire con intelligenza, con una scelta che sia tattica ma anche strategica. Con Areola, potrebbero andare bene Sepe e Contini, in modo da liberare un altro slot per un calciatore di movimento. Oppure un giovane da valorizzare al posto di Sepe – qualora decidesse davvero di andar via – e Contini terzo. Stesso discorso varrebbe con Leno o Rui Patricio al posto del francese del Psg, in attesa che venga definito l’obiettivo primario di Giuntoli e Ancelotti.

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