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Finisce un’era: Wenger lascia l’Arsenal dopo 22 anni

Il manager francese ha cambiato l’identità dell’Arsenal, forse anche del calcio inglese. Il comunicato ufficiale del club non dà notizie sulla successione.

Il comunicato del club londinese

Ai tempi del suo arrivo all’Arsenal, Amadou Diawara non era ancora nato. È un modo come un altro per segnare il tempo e legarlo al Napoli, ma serve per capire quanto la notizia arrivata questa mattina spacchi letteralmente il calcio europeo. Arsene Wenger lascia l’Arsenal dopo 22 anni ininterrotti di reggenza. Più che attraverso lista dei trofei vinti e sfiorati – 3 campionati inglesi, 7 Fa Cup e 7 Community Shield, più due sconfitte in finale di Champions League e di Coppa Uefa -, l’avventura del tecnico francese nel nord di Londra andrebbe raccontata giocando sul filo dell’identificazione, prima assoluta e poi sempre meno forte, tra un’idea calcistica e il suo pubblico. Fino alle contestazioni degli ultimi anni, quando il rapporto si era ormai logorato.

Wenger, semplicemente, ha cambiato il calcio inglese. E ha cambiato l’Arsenal, diventato un brand globale partendo dalla base del “Boring Boring” di Nick Hornby. Il nuovo stadio e la percezione di grandezza internazionale dei Gunners (che sono ancora in corsa in Europa League, tra l’altro) vanno ricondotte al lavoro dell’ex allenatore di Nancy, Monaco e Nagoya Grampus.

La notizia dell’addio è stata comunicata ufficialmente dal sito dell’Arsenal. Ci sono alcune dichiarazioni di Wenger: «Dopo un’attenta riflessione fatta con la dirigenza del club, sento che è il momento giusto per le dimissioni. Sono grato del privilegio che ho avuto, servire l’Arsenal per tanti anni memorabili. Ho gestito il club con il massimo dell’impegno e dell’integrità. Voglio ringraziare tutti coloro che rendono questo club così speciale, a cominciare dai tifosi. A cui chiedo di seguirci fino a fine anno, per cercare di finire in alto. Amore e sostegno, per sempre».

Le parole dell’azionista di maggioranza

Sotto le splendide parole di Wenger, c’è spazio anche per la posizione ufficiale della proprietà dell’Arsenal. Scrive Stan Kroenke, azionista di maggioranza: «Questo è uno dei giorni più difficili nella storia recente del club. Uno dei motivi principali per cui abbiamo investito nell’Arsenal è riconducibile a ciò che Arsène ha portato al club dentro e fuori dal campo. Wenger ha una longevità ineguagliabile, e gli saremo grati per sempre. Ha trasformato l’identità del nostro club, e dell’intero movimento inglese. Dalla sua lezione, vogliamo ripartire con grandi ambizioni per il futuro dell’Arsenal».

Non ci sono notizie o indicazioni sulla successione. Sarà uno dei tormentoni della collezione di calciomercato Primavera/Estate 2018.

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