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Una bimba aggrappata alla ringhiera vide passare la bara del Milan

Un giorno all’improvviso vidi un fiume in piena sotto il balcone. Avevo sei anni, mi innamorai. Confesso che ho tifato

Una bimba aggrappata alla ringhiera vide passare la bara del Milan

Occhi azzurri

Un giorno all’improvviso è un’immagine dell’infanzia, quella di una bambina aggrappata alle ringhiera di un balcone incuriosita dalla strada sottostante dipinta d’azzurro su cui scorreva come un fiume in piena un’umanità festante.

Corteo dionisiaco, di quel flusso ricordo il dettaglio di un auto sul cui tetto era stata montata una bara, con su scritto Milan, che ai miei occhi abituati a vedere tutte le cose grandi sembrava davvero gigantesca.

Era il 1987, io avevo sei anni e il Napoli aveva vinto il suo primo scudetto. A quell’età, l’unico azzurro che conoscevo era quello del cielo e quello degli occhi di mia nonna. Sarebbe dovuto passare qualche anno ancora prima di iniziare ad associare un’emozione diversa, ma pur sempre forte, a quel colore. Posso dire però con certezza che è stato in quel preciso momento che io mi sono innamorata del Napoli.

E non ho più smesso di guardarlo con quegli occhi azzurri lì, aggrappata a una ringhiera dello stadio e col cuore che batte come se fosse sempre la prima volta.

Confesso che ho tifato (Angela Giuliano)

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