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Il gol di Mertens è come la poesia: straordinario, anche se forse non sai com’è arrivato

Benevento-Napoli, la partita non guardata: la squadra di Sarri controlla il gioco, segna Mertens ed è splendido godersi una squadra e una stagione così.

Il gol di Mertens è come la poesia: straordinario, anche se forse non sai com’è arrivato

L’unica edicola

Da qualche settimana l’edicola della Stazione Santa Lucia di Venezia ha chiuso, l’unica esistente. I motivi non sono una novità per i veneziani, ovvero un aumento spropositato dell’affitto, argomento triste e complesso del quale non entro nel merito in questo momento. La chiusura dell’edicola mi incupisce, come questa mattina di febbraio senza sole, per due motivi. Il primo è oggettivo, va da sé che una stazione così importante senza una rivendita di giornali è un luogo che perde un po’ del suo significato, almeno per me.

Non importa che sotto il Ponte degli Scalzi, a due minuti, ce ne sia una. Una stazione dove non si vendono i giornali perde una parte del suo aspetto narrativo e noi siamo costretti a cancellare una parte del nostro immaginario; tutto ciò mi rende malinconico. Magari il futuro sarà un luogo senza giornali, senza edicole e senza stazioni e impareremo ad accettarlo, ma per ora la delusione rimane.

Un colpo al cuore

L’altro motivo è decisamente soggettivo. Ho un ricordo affettivo legato a quell’edicola, che è anche il motivo per cui nacque questa rubrica. Alle origini de La partita non guardata c’è il Napoli di Benitez che batte la Juventus con gol di Callejon e Mertens. Quel giorno a casa, a Venezia, internet non funzionava, il mio smartphone era moribondo e quello di Anna, mia moglie, non stava troppo bene; fatto sta che non ci fu verso di conoscere il risultato della partita.

La mattina dopo, come oggi e come tanti lunedì, andai a prendere il treno, mi avvicinai all’edicola e vidi Calle in prima pagina su La Gazzetta, capii immediatamente che il Napoli aveva vinto, scrissi un articolo su queste strane circostanze per “All’ultimo stadio” un sito molto carino che ora non esiste più, dal titolo “Non l’ho guardata”. Dopo un paio di settimane lo mandai a Massimiliano Gallo a cui piacque e gli proposi di farne una rubrica per la stagione successiva, ed eccoci qua, da quasi quattro anni. Capirete bene che la chiusura di quell’edicola è stato un colpo al cuore.

Come la poesia

Le edicole, purtroppo, passano, le rubriche e il Napoli al primo posto in classifica, per fortuna, restano ed eccoci quindi. Sono molto contento del Napoli di ieri, sempre in controllo; è bastata una mezz’ora di dispiegamento di gioco superiore per archiviare la pratica e tornare ad amministrare, senza spreco di energie. I giocatori sono quelli e le energie servono, stiamo vivendo una stagione bellissima ed è splendido godersela.

Ancora un gol straordinario di Mertens. Eh no, dice, voleva crossare. Ah sì? Secondo me voleva tirare, ma in ogni caso ci troviamo al cospetto di un bellissimo gol. Quando si scrive una poesia, non è detto che si sappia esattamente cosa si voglia andare a scrivere, ma poi succede qualcosa e la poesia arriva e funziona, e avrà uno o più significati, e ogni lettore riconoscerà il suo. A quel punto nessuno dirà: “Ah, ma tu volevi scrivere una poesia su un orologio, ma l’hai scritta su un divano”. Tutti diranno che è una bella poesia, che è gol.

Note a margine:

  • Il capitano segna ancora, che meraviglia.
  • Mi piacerebbe tanto che il Benevento si salvasse, ma la vedo dura.
  • Mi piacerebbe tanto che il Crotone si salvasse.
  • Mi piacerebbe tanto che la Spal si salvasse.
  • Mi piacerebbe tanto che il Cagliari si salvasse.
  • Mi piacerebbe tanto che il Genoa si salvasse.
  • #IoStoConSarri e non ho mai sbagliato.
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