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Koulibaly trascina il Napoli: 2-0 al Verona, la normalità di essere primi

Partita senza storia: due pali e un gol annullato. Raddoppio di Callejon. Quattro gol del difensore in campionato (tre decisivi). Bene anche Mario Rui

Koulibaly trascina il Napoli: 2-0 al Verona, la normalità di essere primi
Koulibaly

Dominio assoluto

Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene. Il Napoli impiega poco più di un’ora per bucare la difesa del Verona, poi ci riesce, raddoppia e vince con ampio merito la sedicesima partita del campionato (su venti giornate). Il Napoli si porta a più quattro sulla Juventus che tra qualche ora giocherà a Cagliari. Un match che a un certo punto sembrava stregato. Due pali, un gol annullato a Mertens per millimetrico fuorigioco di Callejon, un paio di occasioni sprecate da Insigne, nemmeno una parata di Pepe Reina.

Poi ci ha pensato Kalidou Koulibaly a sbloccarla. Ancora una volta su calcio da fermo, un corner su cui il senegalese salta più in alto di tutti in area piccola e segna sorprendendo il portiere. Veementi le proteste dei veronesi (espulsi Pecchia, il suo vice e ammonito Caceres) per una mano di Koulibaly che si appoggia sulla schiena di un difensore gialloblù. Pochi secondi prima, il Var aveva annullato il gol per fuorigioco di un niente da parte di Callejon. Stavolta gli arbitri non hanno ravvisato alcuna irregolarità.

Quattro gol, tre decisivi

Quattro gol in campionato per Koulibaly; per tre volte, il difensore ha segnato la prima rete degli azzurri: a Roma contro la Lazio per il momentaneo 1-1 che diede il via alla rimonta; a Torino contro i granata e oggi. Il quarto gol lo ha segnato al Cagliari. Quattro gol, tre decisivi.

Al di là del gol, Koulibaly è stato il migliore del Napoli. In quelle rarissime occasioni in cui è servito, ha abbaiato sul giovanissimo Kean. Ha comandato la difesa, nel giorno in cui Albiol ha giocato a mezzo servizio per un infortunio dopo una scivolata proprio anticipare Kean. Lo spagnolo è uscito nel finale, sostituito da Maksimovic. Koulibaly è, per intensità e costanza, uno dei migliori del Napoli in questo campionato. Sta disputando una grande annata e sta dando prova di una forza atletica straordinaria.

Sembrava una partita stregata

Quella del Napoli è stata una vittoria nettissima. Abbiamo scritto dei due pali, poi gli azzurri hanno legittimato il vantaggio con il raddoppio di Callejon (tornato al gol) su classico assist di Insigne dalla sinistra. Per la squadra di Sarri la normalità di essere primi in classifica.

Il Napoli ha potuto avere paura soltanto di un sortilegio. Ma l’andamento della gara è stato a senso unico. Il Napoli ha giocato a folate. Avrebbe potuto segnare dopo quaranta secondi. Allan fa infuriare Mertens che si lamenta – giustamente – della mancata precisione nel passaggio del brasiliano dopo un primo strappo. Poi, al terzo minuto, Insigne non sfrutta un ottimo assist di Hamsik. Il Napoli sembra poter disporre dell’avversario in velocità e in scioltezza. Quando gli azzurri giocano, restano irrefrenabili.

Il Verona si arrangia

Pecchia ovviamente non offre calcio straordinario. Prova a fare di necessità virtù. Ha il diciassettenne Kean lì davanti, che si impegna ma va a sbattere contro Koulibaly. Verde, Bessa e Fares si alternano e provano a dare una mano nelle ripartenze. In più, Romolo corre e dà fastidio. Tutto sarebbe spazzato via se il Napoli giocasse con più costanza. Invece gli azzurri vanno ad accelerazioni. Nessuno approfitta di un cross basso di Callejon in area. Poi Mertens al 17esimo va due volte vicino al gol: prima colpisce il palo dopo un’uscita a vuoto (contro sole) di Nicolas; poi, con un destro sul secondo palo, stavolta il portiere si riscatta.

Insigne prova un gran bel tiro da 25 metri, fuori di poco. E poi, al 31esimo, si divora la rete davanti alla porta. Palla per Callejon sul filo del fuorigioco, pallone arretrato per Allan che in area libera Insigne solo sul dischetto: Lorenzo tira incredibilmente alto.

Secondo tempo

Nel secondo tempo, il Verona praticamente non supera mai la metà campo. E a nulla serve il cambio Pazzini per Kean. Nicolas salva ancora una volta su Insigne. E soprattutto a sinistra Mario Rui comincia ad andare su e giù come nei sogni dei tifosi. Guadagna più volte il fondo. È probabilmente il secondo migliore in campo dopo Koulibaly.

Da segnalare il ritorno al gol di Callejon. Buona la prova di Mertens che mostra di risentire del digiuno di reti. Il Napoli ha solo penato più del previsto prima di segnare il gol del vantaggio. Può succedere. L’importante è aver vinto. Ora tocca alla Juventus dover vincere a Cagliari per rimanere a meno uno.

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