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Football Finance 100: il Napoli è il secondo club italiano (26esimo al mondo) per potenziale economico

I parametri considerati dall’azienda Soccerex: valore dell’organico, patrimonio immobiliare, liquidità, debiti e possibilità di investimento delle proprietà.

Football Finance 100: il Napoli è il secondo club italiano (26esimo al mondo) per potenziale economico

Il rapporto della Soccerex

Un approccio innovativo, differente rispetto ad altre classifiche “economiche” (ad esempio la Deloitte Soccer Money League). L’azienda Soccerex ha presentato il rapporto Football Finance 100, ovvero la graduatoria dei primi 100 club al mondo per potenziale economico. Il calcolo di questo dato “virtuale” contempla i seguenti parametri:

  • Playing Assets
  • Fixed Assets
  • Liquidità bancaria
  • Potenziale di investimento della proprietà
  • Debito netto

Il primo parametro riguarda i calciatori della rosa, il secondo i beni materiali e immobiliari fissi (stadio e centro sportivo di proprietà, per esempio). Il quarto parametro, come spiega direttamente Soccerex, è un indice ponderato sulle possibilità economiche delle proprietà o dei proprietari dei club, basato sulla valutazione dell’investimento iniziale, del patrimonio e di altre variabili finanziarie. Terzo e quinto punto sono letterali, non hanno bisogno di spiegazioni.

La classifica

Per capire le proporzioni, pubblichiamo le prime dieci posizioni della classifica, guidata dal Manchester City

Da notare, in queste prime posizioni, la presenza di molte squadre “a sorpresa”. Il Guangzhou, ovviamente, che arriva fino al quarto posto grazie al potenziale di investimento della proprietà (la quota più alta) e all’assenza di debito netto. Parametri che, invece, penalizzano club come Real Madrid, Manchester United, Juventus e Chelsea. Sorprende, ma non dovrebbe, la quota zero di debiti del Bayern Monaco decimo in classifica: i club tedeschi hanno tutti bilanci virtuosi, la Bundesliga è molto rigida (forse anche troppo) nella regolamentazione rispetto alle proprietà dei club. Abbiamo parlato in questi termini del Lipsia (qui), per far capire le esasperazioni economico-finanziarie di un modello troppo stringente, che limita crescita e competitività sportiva.

Sottolineiamo anche il realismo dei valori riferiti al valore dei calciatori: Real Madrid in testa, Guangzhou lontanissimo dai 100 milioni. E pure il “peso” dei fixed assets, che per l’Arsenal (con il suo Emirates Stadium di proprietà) “valgono” 766 milioni.

Il Napoli

La Juventus è il primo club italiano, davanti anche al Barcellona (13esimo). I bianconeri raggiungono un punteggio “finale” d i 2260 punti, molto distanti dal podio. Il Napoli è la seconda realtà italiana di questa particolare classifica. Il club partenopeo è al 26esimo posto, dietro alcune franchigie della Major League americana (Los Angeles Galaxy, NY Red Bulls, Seattle Sounders, NY City), ma questa posizione particolare è dovuta alla quasi assenza di beni immobili. Sotto vediamo i dati riferiti al Napoli, intanto riportiamo anche il posizionamento degli altri club italiani: al 30esimo posto c’è l’Inter, che distanzia di quattro posizioni il Milan. La Roma è 51esima e la Lazio 61esima.

Dai parametri del Napoli, si percepisce la “fondatezza” di questa classifica. Il Napoli non ha praticamente patrimonio immobiliare, ha una rosa di ottima qualità e una scarsa possibilità di investimento “liquido” da parte della proprietà. Insomma, tutto giusto e tutto significativo rispetto ai modelli di riferimento. Perché anche l’Inter viene presentata con lo stesso realismo, organico di valore – ma inferiore rispetto al Napoli -, asset fissi leggermente più alti (qui incide la Pinetina, forse) e maggiore possibilità di investimento da parte di Suning. Anche se il Fair Play Finanziario non permette voli pindarici sul mercato – come spiegato anche ieri da Spalletti.

Insomma, classifica e dati interessanti. Una spiegazione in più per capre il calcio, per contestualizzare il Napoli dentro il circolo ristretto dei grandi club. Per capire come funzionano gli altri e come funzioniamo noi, e magari pensare ed agire di conseguenza.

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