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A Bergamo contro l’Atalanta il Napoli ha vissuto tante gioie, non solo dolori

Il gol di Giordano nel 1987, la monetina di Alemao, la vittoria in Coppa Italia, il gol di Quagliarella e il 3-1 con l’abbraccio tra Sarri e Higuain

A Bergamo contro l’Atalanta il Napoli ha vissuto tante gioie, non solo dolori

Tanta enfasi su questa partita

È positiva quest’enfasi su Atalanta-Napoli. Serve a non sottovalutare la partita. Aiuta a ricordare che in effetti la squadra di Gasperini è quella che nell’ultimo biennio, dopo la Juventus, ci ha messi più in difficoltà. Tre sconfitte nelle ultime quattro partite tra campionato e Coppa Italia. Come al solito, si esagera anche. È una trasferta insidiosa ma non si va certo a giocare al Santiago Bernabeu. Ma l’andazzo mediatico è segnato. Oggi la Gazzetta dello Sport ipotizza il sorpasso della Juventus che è impegnata lunedì sera in casa contro il Genoa; il quotidiano scrive anche che una vittoria del Napoli darebbe un segnale importante al campionato. L’ennesimo, aggiungiamo noi, visto che la squadra di Sarri sta viaggiando a un’andatura record, ha perso soltanto contro la Juventus e pareggiato contro Inter, Chievo e Fiorentina. Poi le ha vinte tutte.

Il gol di Giordano nel 1987

Bergamo è un campo ostico ma è un campo che ha regalato al Napoli grandi soddisfazioni. Bergamo è stato un crocevia fondamentale per entrambi i campionati vinti all’epoca di Maradona. Quella squadra, allenata da Bianchi, vinse in casa dell’Atalanta 1-0 con gol di Giordano che la spizzò di testa sul primo palo su calcio d’angolo. Era inverno anche allora, quasi primavera. Era l’8 marzo. Fu la vittoria della fuga definitiva.

La Coppa Italia

Pochi mesi dopo, sempre a Bergamo, il Napoli vinse la Coppa Italia e stabilì un record: vincere la Coppa Italia vincendo tutte le partite. L’ultima proprio contro l’Atalanta che nella partita d’andata della finale era stata sconfitta per 3-0. Al ritorno il Napoli vinse di nuovo 1-0, ancora gol di Giordano.

Alemao

Nel 1990 la partita probabilmente più famosa. Quella che passò alla storia per la monetina di Alemao. Il Napoli vinse a tavolino 2-0, sul campo in quel momento – eravamo a dieci minuti dalla fine – si era sullo 0-0. Quel match fu un crocevia fondamentale. Lo stesso giorno, il Milan pareggiò 0-0 a Bologna e agli uomini di Maifredi non fu concesso un gol regolare di Marronaro. Guardalinee della discordia era quel Nicchi oggi responsabile della classe arbitrale.

Quagliarella

Il Napoli ha raccolto anche altre soddisfazioni sul campo dell’Atalanta. Ricordiamo il gran gol di Quagliarella con la maglia rossa nella stagione 2009-2010. Il Napoli – con Mazzarri in panchina – vinse 2-0 e il raddoppio fu di Pazienza.

L’abbraccio Higuain-Sarri

Anche il Napoli di Sarri ha vinto a Bergamo e lo ha fatto in una giornata in cui ci fu l’abbraccio tra l’allenatore toscano e Gonzalo Higuain. Era quasi inverno – era il 20 dicembre 2015 – il Napoli andò in vantaggio nella ripresa con Hamsik – che interruppe un lungo digiuno – su rigore ma poi venne raggiunto da Papu Gomez. Ci pensò Higuain con una doppietta. Il primo gol lo realizzò di testa su calcio d’angolo. Proprio come Bruno Giordano. Sembrò un segno. Higuain poi corse verso Sarri e lo abbracciò. Anche quello sembrò un segno. E poco importa che quell’Atalanta non fosse allenata da Gasperini ma da Reja. Vale la pena ricordare che non è affatto vero che il campo di Bergamo ha regalato solo dolori al Napoli.

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