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Il senso del rinnovo di Ghoulam: il progetto che prosegue, in campo e fuori

Un’operazione fondamentale per il mercato del Napoli, che continua a rispettare il suo modello di programmazione: investire nelle risorse interne.

Il senso del rinnovo di Ghoulam: il progetto che prosegue, in campo e fuori
Ghoulam / Foto Matteo Ciambelli

Mercato interno

Oggi il Napoli ha messo a segno un’operazione di mercato di grande valore, importante per il suo futuro. Il futuro tecnico, il futuro societario. Il rinnovo di Ghoulam è un pezzo davvero importante rispetto al progetto che il club partenopeo ha in mente e sta attuando, soprattutto in relazione a ciò che avviene nel mondo del calcio. Trattenere un giocatore all’alba dei 27 anni (Ghoulam soffierà sulle candeline il primo febbraio prossimo) vuol dire mettergli al sicuro la carriera, perché questa è l’età dell’ultimo o del penultimo grande rinnovo. Una situazione vissuta con Insigne (coetaneo di Faouzi) e soprattutto con Mertens. Una dinamica comune a tutti i calciatori di questa squadra, che appartengono a questo programma pluriennale. E che sembrano aver messo la firma sotto qualcosa che vada al di là del famoso “patto interno”, perché il modello va molto oltre giugno 2018.

Ecco, questo è il punto importante, la sostanza del tutto. Con questi investimenti sui rinnovi, il Napoli ha messo ulteriori basi per garantirsi il futuro. Tecnico, perché Ghoulam (esattamente come Insigne e Koulibaly, giusto per fare due nomi) è un calciatore difficilmente sostituibile se non con una scommessa a lungo termine. Ma anche economico, perché un eventuale addio avverrebbe a un prezzo tale da assicurare che l’affare sia un affare per tutti. Per il Napoli, che incasserebbe una cifra importante per potenziare nuovamente la rosa; e per Ghoulam, ovviamente, che potrebbe puntare a un ingaggio più alto.

Programmazione

Insomma, il Napoli fa mercato tenendo fermo il mercato. Una strategia che finora ha portato frutti importanti, distribuiti negli anni. E che prosegue su una strada nuova, non perfettamente compresa dai tifosi ma estremamente remunerativa sotto tutti i punti di vista. La strategia, in pratica, è di investire tanto sulle risorse interne. Un contratto di questo tipo a Ghoulam porta a un esborso potenziale di 28 milioni lordi su quattro anni. Non è una cifra bassa per una squadra che ha un fatturato strutturale di poco superiore ai 150 milioni di euro.

Come già spiegato anche da esperti di economia, l’incidenza dei rinnovi sul bilancio, soprattutto quelli più costosi (Insigne e Mertens) porta certi giocatori ad avere un impatto economico superiore a quello dei top player nei rispettivi club. Il Napoli, in questo modo, ripete il percorso fatto con Higuain. Non ho bisogno di cedere, se cedo lo faccio alle mie condizioni. Oppure tengo un calciatore forte, dal valore elevato per il contesto nazionale e internazionale in cui gioco.

Infine, ultimo discorso sulla programmazione tecnica. Con i prolungamenti dei calciatori potenzialmente più longevi (Insigne, Ghoulam, Koulibaly, Hysaj), il Napoli ha già messo a punto la strada che dovrà seguire il prossimo allenatore. A questi nomi si aggiungono quelli di Zielinski, Rog, Ounas, i giovani in rosa. Il prossimo allenatore del Napoli, che potrebbe essere ancora Sarri come un qualsiasi altro tecnico, avrà a che fare con un organico che parla una lingua chiara, proattiva, riconoscibile. De Laurentiis e Giuntoli hanno deciso di costruire, mantenendola, una squadra fondata sul talento. Su un talento che richiede un sistema armonico, in continuità con il calcio paziente di Benitez o con quello più intenso di Sarri.

Ecco, questo è il termine giusto: continuità. Con l’annuncio del rinnovo di Ghoulam, il Napoli ha abbracciato di nuovo questo concetto, rifuggendo le rivoluzioni annuali o comunque chiarendo che si fanno in un certo modo. Attraverso l’affermazione di un’identità, societaria e tecnica insieme.

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