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Bellinazzo: «La coppia Insigne-Mertens costa al Napoli il 15% del fatturato, quasi come Cavani-Neymar»

Bellinazzo spiega perché «gli investimenti di mercato del Napoli erano finiti ancor prima che si aprissero ufficialmente le trattative».

Bellinazzo: «La coppia Insigne-Mertens costa al Napoli il 15% del fatturato, quasi come Cavani-Neymar»

Numeri e bilanci

Marco Bellinazzo sul calciomercato del Napoli. E sull’impatto di Insigne e Mertens, il pre-mercato o il mercato interno, sul bilancio del club partenopeo. Un bilancio grande, importante, che «ha determinato l’epilogo delle trattative azzurre prima dell’inizio della sessione estiva».

Così scrive il giornalista del Sole24Ore sul suo blog di calcio ed economia, così ha spiegato oggi in un intervento radiofonico a Radio Kiss Kiss Napoli: «I rinnovi di Mertens e Insigne sono un segnale forte che il presidente Aurelio De Laurentiis ha voluto mandare alla piazza, accontentando le richieste di Maurizio Sarri e dello spogliatoio. I 18 milioni di ingaggio lordo (tra stipendio e imposte) che costano Mertens e Insigne al Napoli, infatti, assorbono il 14% circa del fatturato strutturale (125/130 milioni)».

Per fatturato strutturale, Bellinazzo intende «I soldi che arrivano con certezza nelle casse. Quelli provenienti da diritti tv nazionali (circa 75 milioni all’anno), area commerciale (30), botteghino (20). I ricavi della Champions, per un club come il Napoli, non possono essere messi a budget strutturalmente. A differenza di quanto possono permettersi società del calibro di Real Madrid, Barcellona o Juventus».

Cavani-Neymar

Esempi dal calcio europeo: «Il peso di Cristiano Ronaldo (30 milioni di stipendio netto) e Bale (12,5 milioni netti all’anno) rispetto al giro d’affari strutturale del Real Madrid (650 milioni) è inferiore rispetto alla quota di Mertens e Insigne. A superare la coppia del Napoli in questa classifica è solo il nuovo duo di stelle del Psg Neymar-Cavani. Rispetto all’attuale fatturato strutturale di 540 milioni del Psg il brasiliano (ingaggio netto di 30 milioni) e l’uruguaiano (15) pesano il 16%. La differenza rispetto ai partenopei è che il giro d’affari dei parigino-qatarioti è destinato ad aumentare più repentinamente nei prossimi anni».

Insomma, ecco spiegato il perché di un mercato in entrata ridotto al minimo. In realtà, gli investimenti più importanti erano già stati fatti. Con Mertens e Insigne, due veri e propri “ri-acquisti” visto com’è andata l’estate europea dei trasferimenti.

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