ilNapolista

Reina (e la difesa del Napoli), una stagione eccellente con numeri straordinari

Il Napoli ha la miglior difesa della Serie A, ha già concluso 11 partite con la porta inviolata. Nella stagione scorsa, furono 13 in tutto.

Reina (e la difesa del Napoli), una stagione eccellente con numeri straordinari
Reina - Photo Ciambelli

Questione di gol subiti

Quando il Napoli si è approcciato alla stagione 2017/2018, la sensazione comune e condivisa era che la crescita di questa squadra dovesse passare da un miglioramento dei numeri difensivi. Ebbene, sta avvenendo. Anzi, è praticamente già avvenuto. L’annata in corso conta già 11 partite concluse col famoso clean sheet, ovvero senza gol al passivo. L’anno scorso furono 13 in tutta la stagione, comprese Champions e Coppa Italia. Giusto per fare un confronto numerico veloce, Reina l’anno scorso ha giocato 48 partite. Quest’anno è già a 23. Gol subiti: 57 e 21. Ultimo dato, media reti incassate: 1.18 e 0.9. Una bella differenza, anzi una grande differenza.

Ovviamente, il discorso è composito. C’è la parte dedicata al portiere, c’è la parte dedicata alla difesa. Persino nei commenti ammantati di iper-disfattismo che caratterizzano la tifoseria del Napoli in questi giorni bui, abbiamo letto: «La difesa è migliorata, nel periodo buio dell’anno scorso certe partite che abbiamo pareggiato le avremmo perse». Il riferimento, insospettabilmente maturo, va a Inter, Chievo e Fiorentina. Ci sarebbe anche la Juventus, che – ricordiamo – è l’unica sconfitta stagionale oltre a quelle di Champions League.

Insomma, a parte situazioni mentali e/o contingenti al momento di calo, l’intero ambiente ha riconosciuto e sta riconoscendo il lavoro sul reparto arretrato. E di/su Reina, il portiere tagliato su misura per questa squadra e per il suo gioco.

Le parate di Pepe

Partiamo proprio da lui, da Pepe Reina, e dalla sua prestazione in Napoli-Fiorentina. Sarà anche stata solo una, ma c’è la parata su Simeone che vale un punto. Ne sarebbe valsi tre con un gol dall’altra parte, ma il compito del portiere in una squadra dominante – o comunque aspirante a vincere molte partite – è essenzialmente questo. Farsi trovare pronto nei pochi momenti in cui c’è da lavorare. È come il cardiochirurgo d’urgenza: rispetto alle cadute, alle braccia e alle gambe rotte, c’è una pressione maggiore su un singolo intervento. Però il suo contributo è determinante per salvare una vita.

Ieri, come in altre occasioni, Pepe si è fatto trovare pronto. In un modo strano, rocambolesco, l’intervento su Simeone è stato agevolato dal tiro non centrato dell’attaccante argentino. Eppure sarebbe bastato “un altro Reina”, che pure abbiamo conosciuto, perché una conclusione un po’ velleitaria ma pericolosa si trasformasse nello 0-1 viola. Altro che psicodramma.

Abbiamo celebrato già la stagione altamente positiva di Pepe Reina. Dopo Roma, ma era facile; dopo Manchester, dopo Napoli-Juventus. Insomma, ci piace sottolineare che il nostro urlo estivo per l’acquisto di un portiere più sicuro, o comunque di affiancamento, possa essere stato raccolto proprio da Reina. Un estremo difensore che, lo ripetiamo, è tagliato su misura per questa squadra e per il suo gioco. E che ora sembra offrire garanzie importanti anche nel suo compito primordiale. Parare.

La sicurezza della difesa

Accanto a Reina, c’è un reparto difensivo che limita i rischi come mai prima d’ora nella storia recente del Napoli, da Mazzarri a Sarri. Un solo dato su tutti: in 16 partite di campionato, il Napoli ha una media di conclusioni concesse per match pari a 7.9. Ovvero, un totale di 126. Per fare un raffronto che abbia un valore, dobbiamo pensare ai tiri fatti dallo stesso Napoli: media rotonda, 18 esatti per match, totale 288. Per ogni conclusione concessa, il Napoli se n’è fatte concedere 2,2. L’anno scorso questo rapporto era di 1,7.

Insomma, il Napoli ha problemi offensivi di una certa importanza, ma intanto compensa dietro. Se c’è una differenza emotiva tra un pareggio e una sconfitta, il Napoli sta imparando a conoscerla e a praticarla grazie a un nuovo e promettente ermetismo difensivo. Del resto, il leit motiv degli ultimi giorni è che in Italia le migliori difese vincono gli scudetti. Ecco, indovinate oggi chi ha la miglior difesa dell’intera Serie A?

ilnapolista © riproduzione riservata