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Disastro Napoli Basket, perde il derby con Scafati e sembra aver smarrito il progetto

Sconfitta netta (88-63). La squadra non ha mai reagito, nemmeno Bucchi (che era in tribuna) potrebbe fare miracoli

Disastro Napoli Basket, perde il derby con Scafati e sembra aver smarrito il progetto

Disastro Napoli nel derby con Scafati, mai in partita, mai presente in difesa e senza energia. Un derby atteso dieci anni, e che si è risolto già nel secondo periodo (50-33) a favore dei salernitani. Troppo forte la squadra di casa, ma troppo assenti Basabe e Carter quest’ultimo autore di soluzioni estemporanee frutto più del caso che del sistema. Spizzichini, Laurence e Romeo fanno ciò che vogliono sia sul perimetro che nel pitturato, ricevendo anche doni generosi dagli azzurri che lasciano inspiegabilmente rimbalzi agli avversari.

Ci provano Nikolic e Vangelov ma sono isolati e sperduti su un parquet a comando delle maglie gialle. Coach Russo prova a mischiare le carte, alternando difese, prima zona poi allungandola, ma a nulla serve visto che individualmente ci si lascia scappare l’uomo in backdoor una meraviglia.

La sensazione è di scoramento, guardando la rassegnazione a cui si affidano i partenopei già a fine primo quarto: 31-19. Un tunnel lungo che se contro Rieti aveva visto la luce spegnersi sulla sirena, oggi si è riproposto in tutta la sua lunghezza. Dalla panchina esce Fioravanti che ci prova e ci riesce, cosi come Mascolo, ma sono guidati più da i nervi che dal gioco.

Napoli è parsa impotente e sfilacciata, con i suoi uomini di personalità assenti, come Sorrentino che si macchia di una prestazione al di sotto dei suoi standard. Che succede? Uno schiaffo tanto forte il Cuore non l’aveva mai subito finora, e stavolta non vi è stata nemmeno la solita reazione di orgoglio che una partita di tale spessore, quale un derby, deve assolutamente prevedere.

Non riusciamo a fare la solita cronaca, perché sarebbe un monologo, un desolante racconto di palle perse (18) dai partenopei , e di triple e show time di Scafati. Già dal terzo periodo è cominciato il garbage-time, con i padroni di casa che ruotavano la panchina ed i napoletani che oltre ai soliti otto, non potevano fare altrimenti, data la ristrettezza della rosa.

Il progetto sembra arenarsi, ed il cambio al timone non ha portato i risultati sperati, quelli di vedere una squadra votata all’aggressività e all’energia. Sugli spalti era presente Piero Bucchi che ha fermato le sue trattative con Brinidsi, ma che al netto della situazione, non potrebbe ungere di olio santo la rosa e trasformala in Greer, Rocca e Sesay, vale a dire, Bucchi andrebbe anche bene ma il contorno resterebbe lo stesso. Il Cuore è partito per salvarsi, e dal possibile aggancio dopo la vittoria con Cagliari si è auto-stoppata l’inerzia, perdendole due di fila, tornando ultima, e lanciando nello sconforto i tifosi. Givova Scafati- Cuore Basket Napoli 88-63.

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