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Crosetti: «Lo psicodramma di Napoli e la piazza divisa tra Sarri e De Laurentiis»

L’editoriale di Maurizio Crosetti su Repubblica: «Se il Napoli ha vinto lo scudetto solo con Maradona, due volte, un motivo ci sarà».

Crosetti: «Lo psicodramma di Napoli e la piazza divisa tra Sarri e De Laurentiis»
Foto Ssc Napoli

L’articolo su Repubblica

Bel pezzo di Maurizio Crosetti su Repubblica, molto incentrato e pure centrato sul caso Napoli. La parte più interessante è quella che descrive l’atmosfera intorno alla squadra, ai suoi risultati: «È singolare. Come se qualcosa di grave fosse accaduto, come se ci fossero colpe da emendare. Abbastanza assurdo. Vertigine e psicodramma sportivo sono gemelli siamesi che ogni tanto a Napoli dovrebbero provare a separare».

Secondo l’editorialista di Repubblica, è anche un problema di schieramento: «Chi sta con De Laurentiis dice che Sarri sfianca sempre gli stessi, chi sta con Sarri dice che De Laurentiis avrebbe dovuto comprare di più. L’ipotesi di un secondo posto che oggi la classifica certifica sembrerebbe quasi un fallimento, ma se il Napoli ha vinto lo scudetto solo con Maradona, due volte, ma perdendolo cinque (non era facile riuscirci) un motivo ci sarà».

Qualcosa succede anche in campo, ovviamente: «Il gioco lo fanno i giocatori, quello bellissimo di Sarri è come passarsi la palla a occhi bendati. Quando funziona. Certo, non ha torto chi sostiene che i giocatori alternativi Sarri li avrebbe, però quasi mai li usa. Ma non si possono dimenticare gli infortuni vitali di Milik, prima scelta d’attacco come dodicesimo, e Ghoulam, oltre a Insigne che fermandosi ha come cancellato la famosa “catena di sinistra”: ma se davvero esiste ed è tanto irresistibile, non dovrebbe funzionare anche senza i titolari?». Invece niente, se n’è accorto anche Crosetti che il gioco «si appoggiava tutto quanto a destra».

Hamsik

L’ultima parte del pezzo è dedicata ai calciatori. Anzi, a uno in particolare: «Nel mezzo di questo rallentamento si notano ancora di più la scarsa forma di Mertens e la strana, inspiegabile involuzione di Hamsik. Il quale resta probabilmente il migliore di tutti, il più moderno. Ma anche un campione che sembra sempre gridare sottovoce, come temendo di disturbare. Impeccabile nello stile e nel comportamento, persino troppo modesto e compassato. Un leader che non grida e non si sporca mai è forse un leader a metà».

 

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