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La partita mostruosa di Allan: oggi rappresenta forza e qualità del Napoli

Da inizio stagione, il Napoli ha trovato un calciatore in forma eccezionale, che sta superando i limiti del suo gioco che fu: Allan è indispensabile.

La partita mostruosa di Allan: oggi rappresenta forza e qualità del Napoli

Allan fa tutto

In settimana abbiamo già scritto di Allan Maques Loureiro. Ne avevamo scritto in maniera ovviamente entusiastica, descrivendo la sua crescita strepitosa, parlando del suo percorso da potenziale riserva ad anima del centrocampo. Oggi abbiamo di nuovo avvertito in pieno l’impatto di questo upgrade continuo, di questa evoluzione assoluta, di un vero e proprio volo verso l’eccellenza.

Sì, eccellenza. Allan, nonostante non sia considerato un calciatore a livello dei top player, ha una dimensione di imprescindibilità e di qualità ormai riconosciuta. Che sfiora, se non addirittura tocca e abbraccia, quella dei grandi centrocampisti. Basta riguardare, risentire, la partita di oggi. Il verbo sentire, in questo caso, non è legato all’udito quanto alla percezione rispetto all’importanza del brasiliano all’interno del sistema. Un gol, il recupero del pallone da cui è nata la rete di Insigne, lo splendido passaggio chiave in occasione del 3-2 di Hamsik. E poi il solito, encomiabile e indispensabile lavoro in fase di recupero del pallone: 2 intercetti, 5 palloni recuperati, 4 duelli individuali vinti. Insomma, Allan fa tutto. Lo fa benissimo, è fortissimo, indistruttibile, una specie di roccia del centrocampo.

Qualità

Ma è un calciatore che non può più essere racchiuso in discussioni riguardanti la carica agonistica o la tempra fisica. Allan è diventato anche un calciatore di buona tecnica, in grado di interpretare con tranquillità il ruolo di mezzala in un sistema di calcio proattivo, intenso e di qualità. Il possesso del Napoli non diventa elementare quando il pallone passa per i piedi di Allan, anche se la postura e la corsa e magari il tocco di palla non sono di grande effetto scenico, le traiettorie disegnate dal centrocampista brasiliano rientrano in un ordine di efficacia formale ed estetica. Nel pezzo scritto in settimana, abbiamo parlato del lancio che ha liberato Insigne per l’assist di Napoli-Atalanta a Mertens, alla seconda giornata. E avevamo scritto così dei suoi progressi qualitativi:

La giocata non è più basica, è lontana dal campionario di Zielinski o di Hamsik, ma riesce ad andare oltre la banalità del tocco o la forza motrice della percussione. Le letture sono avanzate, e vengono assecondate da una tecnica molto progredita.

Forza uguale imprescindibilità

Ora come ora, il Napoli non esiste senza Allan. Il brasiliano, contro la Sampdoria, ha tenuto in piedi il centrocampo per 90′, è stato l’unico a non essere sostituito, e anzi nel periodo finale di gioco con grande difficoltà per via dell’inferiorità era ancora lì a randellare, correre, ricostruire l’azione. Ha saputo sostituire un Jorginho non ispirato, tra l’altro sostituito all’inizio del secondo tempo: l’altro brasiliano ex Verona, limitato anche dalla presenza di Ramirez come angelo custode, ha toccato appena 63 palloni, il suo contributo al gioco è stato minimo.

Allan è stato pronto a sostituirlo, a ribaltare il fronte di gioco, ad aggredire tutto e tutti e a creare i presupposti per tre gol. Sì, tutti e tre. Una forza spaventosa, fisica ma soprattutto concettuale: se oggi il Napoli ha potuto raccogliere i frutti della sua solita semina tattica, è perché Allan ha impersonato al meglio il dispositivo del pressing.

Ed è una storia che si ripete da tempo, diciamo pure da inizio stagione. Solo quando si sono messi insieme, parliamo dello stesso Allan e del Napoli, il calciatore brasiliano riuscì ad avere un impatto così forte sulla squadra. Ecco, oggi siamo a un nuovo inizio. Anzi, ad una nuova avventura condivisa, iniziata quattro mesi fa e che non smette di sorprendere: Allan è imprescindibile, uno dei migliori giocatori del Napoli. La squadra prima in classifica del campionato italiano. Non sarà un top player, ma oggi è un calciatore indispensabile.

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